Andor di Tony Gilroy è un viaggio intimo, duro e asettico: gli effetti speciali e l'azione sono solo lo sfondo..
La storia di Star Wars è fatta di alti e bassi da sempre!
Attenzione: SPOILER
Ci sono storie finite nell'oblio, altre più fortunate. Personaggi odiati (Jar Jar, Fynn), altri diventati iconici, anche inaspettatamente: Boba Fett negli anni '80, il mandaloriano e Grogu in tempi più recenti.
Mon Mothma e "Axis" |
Adulta, matura, dura. Sono questi gli aggettivi che mi vengono in mente se devo descrivere questo progetto di Tony Gilroy. Non c'è la parte "mistica", quella della Forza. I Jedi non ci sono più, sterminati dai Sith. Ma nemmeno i Sith si vedono, troppo impegnati nella propria sopravvivenza e nel mantenere il proprio potere.
Mom Mothma sempre più sola in Senato |
Le donne come protagoniste
Nonostante Luthen Rael (Axis) e, in parte, Cassian Andor siano i perni attorno ai quali si sviluppa la trama, molte sono le donne protagoniste della serie, buone e cattive: a cominciare dalla senatrice di Chandrila Mon Mothma, futura leader dell'Alleanza Ribelle, ma anche Maarva Andor, che incendia la miccia della ribellione su Ferrix assieme a molti altri personaggi femminili partigiani, Vel, Cinta, Bix per citarne alcune..
Ma anche il Supervisore della Sicurezza Imperiale Dedra Meero, molto sicura di sè, forse anche troppo..
Coruscant nell'oscurità
Coruscant è diversa in Andor: i suoi grattacieli alti miglia e luccicanti di plasti-acciaio sono più spenti e si vedono solo di sfuggita. Ci addentriamo più nei bassi fondi, nei quartieri più popolari: è il lato "intimo" della capitale galattica.
Una serie "di terra"
Poche le scene di battaglie spaziali che sono la firma di Star Wars (Nomen omen). Andor è sicuramente una serie che si svolge a terra, nella polvere e nel fango dei pianeti che sopravvivono al giogo imperiale. Per me, forse, l'unico difetto. Si poteva fare uno sforzo in più per vedere scene nello spazio e confido di vederle nella seconda stagione. Quasi comico il bliz contro Anto Krieger raccontato solamente dalla sala di controllo dell'ISB.
Eserciti, battaglioni, non sanno di essersi già arruolati. Il bisogno di controllo dell'Impero è così disperato perchè innaturale. L'oppressione è la maschera della paura!
Manifesto della Ribellione di Karis Nemik
Una ribellione partigiana
La Ribellione, com'è giusto che sia e come si vede già nel film Rogue One a cui la serie fa da prequel, è controversa, dai lati chiaroscuri, con una storia tutt'altro che lineare e già scritta. Non è un'organizzazione che nasce per gioco o per sfizio, di sicuro non per la noia di ricchi o nobili ai quali vengono tolti privilegi col nuovo regime. Anzi, i fronti sono molteplici, di sicuro non coordinati per ora. Le spinte partigiane sono eterogenee, le insurrezioni per ora casuali.
Un'Ode contro i soprusi
Guerre Stellari (poi Star Wars) è da sempre una metafora. Nella mente di George Lucas l'Impero stesso è una metafora: gli imperiali hanno uniformi naziste, negli anni '70 l'impero del male era l'URSS. E continua a essere metafora contro le forze del male, l'oscurantismo, sovranismo e populismo. In una parola un'ode contro l'assolutismo fascista.
Risibili le recenti critiche sulla presunta esaltazione di tutto ciò. Polemiche infondate, molto probabilmente di chi non ha colto il messaggio della saga o, peggio, non l'abbia mai vista.
Andor tutto ciò lo riprende alla perfezione, alla lettera. Chi non l'ha capito o, peggio, l'abbia criticata non capisce nulla di Star Wars che è, e sempre sarà, un'ode al diverso, al ribelle, al femminismo!
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Che dire in conclusione? una serie che ti lascia un retrogusto amaro, com'è giusto che sia. Di sicuro una serie che gioca sul crescendo dell'ansia di arrivare all'obiettivo finale, quello di creare una forza in grado di abbattere definitivamente l'oppressione imperiale!
VOTO: 9½ (il mezzo che manca è quell'unico difetto che spero venga migliorato nella seconda stagione, un nove e mezzo di stimolo, via!)
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