Jeff Bezos vuole adattare il romanzo Pensa a Fleba del 1987 spezzandolo in più episodi
Ma di cosa parla il libro e che cos'è la Cultura? A cinque anni dalla prematura scomparsa dell'autore proviamo a immaginare visivamente il suo immenso universo creativo!
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in copertina: la battaglia tra le nuvole di Giove raccontata in The Algebraist, non appartenente al ciclo e ancora inedito da noi]
SPOILER
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| Iain Banks, 1954 - 2013 |
Innanzitutto ha senso dividere in singoli episodi il romanzo? In un certo senso si, la storia è molto lunga e potrebbe potenzialmente essere ampliata, inoltre abbiamo un universo di ben 9 libri (gli ultimi 3 clamorosamente inediti da noi) e una raccolta di racconti.
Ma cos'è la Cultura? Per me il primo approccio alla New Space Opera, genere che mi ha stregato e continua a farlo, più in generale potrei dire che è una società pan-spaziale dalle sfumature utopistico-socialiste che esiste da secoli e (nel racconto che ne fa l'autore) gli umani ne entrano a far parte solo dal 2100. In questa società anarchica gli esseri viventi sono "gestiti" dalle Menti, intelligenze artificiali sofisticatissime a capo di habitat e astronavi, mentre vediamo esempi di robot/droni di ogni tipo e forma che stanno più o meno al loro servizio e sono dotati generalmente di un forte senso dell'umorismo (in alcuni casi il loro umore è evidente dal cambiamento della loro colorazione).
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| Un VSG, le più grandi navi della Cultura |
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| Il Vortice d'alta quota secondo una copertina |
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| un amatore prova a immaginare il Vortice d'alta quota |
Le navi spaziali e gli habitat: la Cultura è una società prettamente spaziale e gli habitat principali sono gli orbitali, immense strutture ad anello che ospitano continenti sulle placche della propria superficie interna, e i VSG. I Veicoli Sistemi Generali sono le più grandi navi costruite dalla Cultura, ma definirle astronavi è limitativo: sono, infatti, mondi artificiali che ospitano migliaia di abitanti e che costruiscono astronavi minori. A gestire questi habitat c'è sempre una Mente.
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| una copertina del ciclo con un orbitale |
Le navi della cultura sono di dimensioni e classi molteplici, le più citate nel ciclo sono i giganteschi habitat mobili VSG e le grandi navi da guerra VGC, Veicoli Generali di Contatti, immense macchine da guerra prodotte dai primi spesso senza equipaggio. Io me le immagino come massicce montagne nello spazio (mi pare di ricordare una descrizione molto simile in uno dei libri del ciclo, ma potrei sbagliare) e le assocerei visivamente al TET di Oblivion.
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| illustrazione per la copertina originale di Excession (L'altro universo) |
Un orbitale è simile a Ringworld? In parte si, ma oltre alle dimensioni, un orbitale orbita in genere attorno a una stella, mentre Ringworld a un sole al suo centro, oltre a sub-placche che creano le notti sulla sua superficie. Sotto vediamo due illustrazioni per copertine di Ringworld, la prima del bravissimo Martiniere (autore delle recenti copertine di Cixin Liu) e la seconda del celebre John Harris (le meravigliose copertine di Ann Leckie).
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| un hangar di un VSG mentre costruisce altre navi |
In questa copertina per "Volgi lo sguardo al vento", seguito di Pensa a Fleba, vediamo il galeone delle feste che solca il fiume che taglia in due l'orbitale Masaq' mentre un'astronave della Cultura passa in primo piano:
Un'immagine amatoriale che ricostruisce l'ipotetico aspetto di un VSG:
Al tempo di Pensa a Fleba la Cultura è in guerra con gli idirani, un potente impero galattico al cui vertice c'è una casta militare-religiosa. Anche in questi casi molti fan si sono sbizzarriti per tentare di visualizzare questi immensi alieni:
Il TET di Oblivion:
Gli illustratori: il celebre artista francese Manchu ha firmato le copertine di Banks d'oltralpe. In questa serie vediamo le ambientazioni del ciclo e, nelle ultime due, le copertine di Surface details e Hydrogen Sonata:
La
blogger Cloudpine ha provato a realizzare anni fa dei poster con orbitali come ambientazione:
La nave dei mercenari: il
Vortice d'alta quota immaginato (e realizzato) dai fan:
Le copertine della gloriosa Editrice Nord con la prima e la seconda edizione di Pensa a Fleba. Il romanzo uscì col titolo "La mente di Schar". Sotto, in edizione inglese, le motivazioni della guerra dalla visuale idirana:
L'autore
Iain M. Banks (Dunfermline, 1954 – Kirkady, 2013) Dopo gli studi in letteratura, psicologia e filosofia all’Università di Stirling, ha iniziato a lavorare e viaggiare, coltivando la passione per la scrittura. Solo nel 1984, dopo il successo del romanzo The Wasp Factory, è riuscito a dedicarsi a tempo pieno all’attività letteraria.
E' considerato uno dei maggiori scrittori britannici di fantascienza e non solo. Esordì nel 1984 con La fabbrica degli orrori per dedicarsi poi alla science fiction a partire dal 1987, quando uscì Pensa a Fleba, primo libro del "Ciclo della Cultura" che lo rese famoso. Ha pubblicato in tutto ventiquattro romanzi.
L'ultimo libro tradotto in italiano, pubblicato nel 2008, è “Matter”: una nuova appassionante avventura nell’universo creato da Iain M. Banks su cui Sandro Pergameno, nel Drago Mondadori “La Cultura – La prima trilogia”, ha scritto:
Il ciclo della Cultura di Banks ci mostra un universo di ricchezza e diversità, di mondi che si estendono all’infinito, nella certezza di avere le risorse e le possibilità di fare ciò che si vuole: è la visione più utopistica del futuro dell’umanità che si possa incontrare nella sf degli ultimi decenni…
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