Nel precedente episodio è stato introdotto il tema della serie
Serie che tocca, in realtà molti temi: quello del primo contatto con civiltà intelligenti (Paradosso Fermi, ne ho parlato qui) e delle conseguenze..
Attenzione: SPOILER
Nella scorsa puntata è stato introdotto il "Progetto Costa Rossa".. Mentre ai giorni nostri, il cielo notturno ha cominciato a vedersi a intermittenza..
Le "stelle lampeggianti" sono state osservate da tutta l'umanità, ma non dai telescopi spaziali: siamo di fronte a deep fake?
Intanto, altrove, si celebra il successo dell'invenzione di nanofibre ultrasottili della dott.ssa Salazar, la quale, però, è costretta a chiudere il progetto a causa delle visioni..
Torniamo indietro nel 1968, siamo di nuovo nella Mongolia centrale e Ye scopre che il misterioso telescopio sta trasmettendo un messaggio benaugurante nello spazio a eventuali civiltà aliene.. Scopriamo anche che, sulla scia della domanda di Enrico Fermi, anche americani e russi lo stanno facendo da prima dei cinesi..
A questo punto, per Ye, è indispensabile contattare il dott. Peterson in California: è stato proprio lui a rilevare potenti esplosioni radio intorno a Giove, le stesse che il telescopio cinese ha rilevato attorno al Sole.. Il nostro astro, infatti, potrebbe amplificare di molto il messaggio per gli alieni!
Nella Londra contemporanea l'ispettore Clarence riesce a interrogare Salazar su Mike Evans, mentre Jin Cheng prova il misterioso casco metallico: la missione è trovare lo scopo della società 137, capire se appartiene all'era dell'Ordine o del Caos e portare la predizione sui movimenti del sole all'imperatore nella piramide per evitare la punizione..
Dopo vani tentativi anche Jack Rooney viene "invitato" a giocare e riceve il suo casco, Jack però riceve anche la brutta notizia del tumore di Will Downing..
I servizi segreti, intanto, scoprono che nel 1977 Mike Evans viveva proprio in Cina quando è stata rilevata una probabile risposta aliena la messaggio dell'umanità..
VOTO: 7
Una buona seconda puntata, legata alla prima dalla stessa firma degli sceneggiatori, che appunto mantiene il ritmo della serie. La carne al fuoco è molta, ma la storia riesce a raccontarla abbastanza bene e coerentemente, con la giusta dose di adrenalina..
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