Claudio Vastano, “Scorpius”, Urania n. 1723, febbraio 2024
Dopo “Aquarius” (Urania Jumbo n. 26), già opzionato per un adattamento audiovisivo, arriva su Urania il secondo libro della nuova Trilogia delle Costellazioni di Claudio Vastano, “Scorpius”. Il terzo e ultimo volume, che si intitolerà “Sagittarius”, uscirà nel 2025.
Isaac Venter, il protagonista di questo secondo romanzo, si risveglia privo della memoria in uno strano cilindro metallico disperso nell’oceano di un pianeta sconosciuto. E nessuno dei suoi compagni sembra avere la minima idea di come siano finiti lì, o del perché.
Immaginano che la missione si chiami “Scorpius”, perché è questo il nome stampigliato sulle uniformi di tutti, ma l’unica cosa che ricordano con certezza è il proprio nome.
A parte questo, i soli due indizi a loro disposizione sono il logo sul container in cui erano ospitate le loro capsule criogenetiche, “Exodus”, e una logora mappa topografica, che sembra indirizzarli verso l’isola più remota del grande arcipelago che li circonda.
Il mondo su cui si trovano è un luogo estraniante, con il giorno che dura due volte quello terrestre, strane coltri di nubi che nascondono la vista di un sole morente e sinistre creature in agguato.
Man mano che avanzeranno nel viaggio, i ricordi di Isaac e dei suoi compagni cominceranno a riafforare, svelando una terribile verità…
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L'autore
Claudio Vastano, l'aureato in Scienze Naturali e in Scienze Geologiche all’Università di Firenze, è nato e vive a Lucca. Vincitore del premio Urania 2017 con “Simbionti” (Urania n. 1660), un romanzo che rientra nella tradizione della migliore fantascienza catastrofica, ha pubblicato altre opere spaziando dalla fantascienza all’horror, dai romanzi per bambini ai gialli e ai saggi scientifici. Nelle collane Urania sono usciti anche il racconto “Zona di contenimento” («Millemondi» n. 84), “L’orizzonte degli eventi” (n. 90) e il romanzo “Aquarius” (Urania Jumbo n. 26). All’interno Gli Imperdibili di Mauro Gaffo e con il meglio della fantascienza dell’anno 1965.
Ecco quello che dice l'autore su Scorpius:
Scorpius è il secondo romanzo della Trilogia delle Costellazioni. La storia che narra, in realtà, non segue direttamente gli eventi di “Acquarius”. Sarebbe più corretto dire che li affianca. I personaggi del libro, ben lontani dai razionali e “scafati” esploratori spaziali del primo capitolo della saga, sono dei naufraghi che si trovano a vagare in una landa d’acqua e roccia che si estende fino a perdita d’occhio.
Il ruolo di filo conduttore con il primo capitolo della trilogia spetterà, ovviamente, all’enigmatica catastrofe cosmica che ha dato avvio agli eventi di “Aquarius”… cataclisma che, come si scoprirà dalla voce narrante di Isaac Venter, non è l’unica minaccia a incombere sul genere umano.
La storia, infatti, si svolge a cavallo fra il Ventunesimo e il Ventiduesimo secolo, e cerca di immaginare in che modo evolveranno problematiche che solo oggi iniziano a far risentire i loro effetti più nefasti. Mi riferisco in particolar modo al sovrasfruttamento delle risorse naturali e alle conseguenze che esso avrà sul clima e sugli ecosistemi. Nell’ottica pessimistica del romanzo, un progresso scellerato e incontrollabile ha condotto a un disfacimento ambientale pressoché irreversibile, con tutto ciò che da esso può conseguire… dalle migrazioni di massa per ragioni climatiche, ai conflitti e alle emergenze energetiche e alimentari.
Per finire, due parole per chi si aspettava una prosecuzione delle avventure dei membri della base Cassini; per sapere cosa ne sarà del comandante Harringer e dei suoi compagni occorrerà attendere il capitolo finale della trilogia, dove le vicende di “Aquarius” e “Scorpius” giungeranno (ma ancora non dico come) a un inaspettato incontro.