“Permafrost”, Alastair Reynolds, Urania 1704, luglio 2022
Un romanzo molto attuale, che tocca temi quali il cambiamento climatico e la sopravvivenza dell'umanità e del suo ecosistema ma non solo...
Un viaggio nel tempo. Più nello specifico: un viaggio nel tempo… diretto dal passato!
***URANIA esce il PRIMO MERCOLEDI' DEL MESE!***
Nel 2080 il futuro è agli sgoccioli, dopo che l’Azzeramento, una catena di catastrofi globali, ha messo in ginocchio l’umanità.
Ma c’è ancora una speranza, seppure appesa a un filo...
Un gruppo di dodici persone, tra medici, scienziati e militari, si sta radunando in segreto su una nave tra i ghiacci del Circolo Polare Artico, sotto la guida dell’intrepido Dottor Cho.
L’impresa a cui mirano sembra impossibile: scongiurare l’imminente tracollo globale, e quindi salvare il presente… andando a operare in modo mirato sul passato.
Ma affinché l’Esperimento Retrocausale Permafrost abbia successo, manca ancora un elemento essenziale alla squadra del Dottor Cho.
Sarebbe facile pensare a un Premio Nobel, o a un eroe di guerra, eppure il membro finale del team non è nulla di tutto ciò.
L’elemento chiave è… un’anziana maestra di scuola.
Intanto, nell’anno 2028, una giovane donna subisce un intervento al cervello, un’operazione di routine che non dovrebbe dare grosse complicazioni.
In un primo momento, infatti, sembra andare tutto secondo i piani, ma nei giorni successivi, la ragazza inizia ad avvertire inaspettati effetti collaterali. Come una strana e angosciosa voce nella testa, dotata di volontà propria.
La voce di un’anziana signora che sostiene di parlarle dal futuro….
“Permafrost” è un thriller post-apocalittico che combina in modo brillante il tema del cambiamento climatico e i viaggi nel tempo, nato dalla penna di uno dei più grandi maestri della fantascienza contemporanea.
L'autore
Alastair Reynolds – Astrofisico, è nato a Barry, in Galles, nel 1966. Dopo l’esordio nei primi anni Novanta con Revelation Space (Rivelazione 1 e 2, Urania nn. 1550 e 1553), ha pubblicato decine di libri, che spaziano tra la hard sf e la space opera, in cui si riconosce la sua solida formazione scientifica. Tra le sue opere ricordiamo “Le cronache di Medusa” (The Medusa Chronicles, 2016, Jumbo n. 18), scritta a quattro mani con Stephen Baxter, “I fuochi di Elysium” (Elysium Fire, 2018, n. 24) e “Diamanti e turchesi” (Diamond Dogs, Turquoise Days, 2005, Urania n. 1697) che riunisce due celebri romanzi brevi di grande efficacia.
All’interno, il racconto “Qubix 9001” di Daniele Pisani. Ecco cosa racconta l’autore:
Tre agenti speciali, una missione rischiosa e un mistero attorno a un computer quantico fuori controllo che, assunta autocoscienza e divenuto simile a un essere umano, è divorato da un’ambizione folle. Ma c’è un disegno preciso in questa pazzia: la ricerca dell’alleato ideale, di un prescelto, di importanza cruciale per realizzare un sogno inimmaginabile. Esiste un modo per fermarlo? Sì: il Chew-9, la droga del benessere. Questi gli ingredienti del mio racconto, oltre a una massiccia dose di azione, scontri con armi e armature avveniristiche, e tanta tanta adrenalina, per esplorare, insieme al lettore, il lato più “action thriller”, direi, della fantascienza – genere dalle numerose, e spesso sorprendenti, declinazioni.
Per i 70 anni di Urania, continua La storia del Premio Urania con I vincitori 2006-2008, a cura di Mauro Gaffo, e per la rubrica Oscar Vault, il fantastico in libreria, Un ricordo chiamato Impero di Beppe Roncari.