“La cosa“ e “Inferno di ghiaccio” di John W. Campbell nell'Urania Collezione di maggio 2022
Anno 1939. Una spedizione artica porta alla luce un misterioso oggetto metallico di chiara fattura artificiale. Ma non umana…
All’interno dell’antico UFO c’è una creatura, o almeno ciò che ne resta. L’essere sembra essere morto da milioni di anni, essendo precipitato tra i ghiacci in tempi remoti, in un’era in cui gli uomini non camminavano ancora sulla Terra.
L’alieno ha una forma disturbante; con i suoi tre occhi e i capelli simili a lombrichi blu, sembra l’interpretazione data da un folle al male incarnato. Ma il problema non è tanto il suo aspetto, quanto il fatto che “La Cosa” è un alieno mutaforma, capace di sostituirsi volta volta a un membro diverso della spedizione per metterli l’uno contro l’altro e portarli all’annientamento reciproco.
Frozen Hell è il titolo del manoscritto di John W. Campbell rimasto per decenni nascosto e inedito, e riscoperto solo di recente, grazie al quale vede la luce questo romanzo. Una versione estesa e più completa del celebre racconto Who Goes There? (“La Cosa”), da cui nel 1982 venne tratto il film cult di John Carpenter con Kurt Russell, remake del film “La cosa da un altro mondo” del 1951.
Se già siete amanti di questo grande classico della fantascienza dalle inquietanti tinte horror, preparatevi a scoprire retroscena inediti di un’avventura che ha fatto la storia del genere.
E se invece non lo conoscete… benvenuti in un inferno di ghiaccio e orrore!
Completa il volume il racconto “La voce dell’ignoto” (1930).
L'autore
John W. Cambell Jr. (1910–1971) – Laureato in fisica, si appassiona alla fantascienza quando il genere sta muovendo i primi passi. È stato uno dei padri fondatori della space opera e dal 1937 ha diretto la rivista Astounding Science Fiction, inaugurando l’epoca d’oro della fantascienza e consacrando all’eternità autori come Isaac Asimov, A.E. Van Vogt e Robert Heinlein.
All’interno, per i 70 anni di Urania, nella rubrica dedicata alla Storia del premio Urania, “I vincitori 2000–2002″, a cura di Mauro Gaffo.