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Star Wars Episodio 9: L'Ascesa di Skywalker - La recensione

Il nono film è la conclusione della cosiddetta Saga Skywalker



La conclusione perfetta per una saga intergenerazionale!



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Ho riflettuto molto su questo film, questo è già un punto a suo favore. I film che ti lasciano l'amaro in bocca, che ti lasciano perplesso, meritano comunque una visione. Alla fine ho pensato che, pur non avendo molto amato l'Episodio 7 sempre di Abrams, il regista abbia imbastito una sorta di capolavoro.

Accontentare, infatti, solo una parte di fan non avrebbe solamente deluso gli altri, ma avrebbe annoiato tutti, alla lunga.

Le verità che il romanzo espanso in uscita svela (LINK), peraltro, mi fanno pensare che J.J. abbia preso a piene mani gli stimoli di quell'Universo Espanso reso non canonico (Dark Empire in primis, sequel ideale a fumetti della trilogia classica uscito negli anni '90) e li abbia attualizzati, "snelliti", resi meno stucchevoli di fronte alla prova tempo (uno dei difetti maggiori del Risveglio della Forza, invece, a mio avviso).




L'esempio più lampante della rivoluzione della trama finale (il film ha avuto parecchie riscritture, come abbiamo già detto QUI) è la scelta di puntare sui personaggi davvero meritevoli: Palpatine/Darth Sidious come manipolatore di tutta la Saga, Kylo Ren/Ben Skywalker e Rey come nuova "linfa vitale" per le generazioni più giovani e il grande personaggio femminile Leila, che avrebbe avuto certamente più spazio se l'attrice Carrie Fisher non ci avesse lasciato nel 2016.

Purtroppo sacrificare Luke Skywalker in Episodio 8 credo sia stato un grave errore, come ha pensato anche Abrams, mentre la permanenza di Snoke avrebbe richiesto troppa "rischiosa" fantasia per spiegare le origini del Primo Ordine, rischio sventato con la rivelazione che dietro a tutto il male c'è sempre lui, il perfido Signore Oscuro di Sith, che è anche "Tutti i Sith"!

un confronto "a distanza", come quello tra Kylo e Luke in Episodio 8

Anche il concetto di Diade della Forza, innovativo ma anche evocativo visto che richiama la Regola dei Due dei Sith, contribuisce a "spersonalizzare", quindi, a liberare i personaggi dai propri interpreti e mi spiego: il Signore Oscuro dei Sith non è altro che la personalizzazione del Lato Oscuro, la reincarnazione di "tutti i Sith", mentre i grandi maestri Jedi riescono a mettersi in contatto coi Jedi defunti, i celeberrimi Fantasmi della Forza (in Episodio 3 viene spiegato che questa capacità viene rivelata dal maestro Qui-Gon Jinn durante una meditazione del maestro Yoda, scelta che ritengo alquanto discutibile).

Vorrei anche soffermarmi sui richiami agli altri film della saga, caratteristica tipica dei film di Star Wars. Nell'Ascesa di Skywalker ritroviamo il deserto, il ghiaccio, gli inseguimenti sulla sabbia, la grotta, il mostro, il confronto col proprio fantasma alla Dagobah (Rey buona vs. Rey cattiva), il passato che ritorna, etc...

il clone di Palpatine drena la forza vitale della diade Rey-Kylo

Se ci sono punti deboli nel film li ho trovati, come in tutta la Saga, nei personaggi secondari e nelle scene riempitive: vogliamo parlare dell'inutilità di John Boyega? C'era proprio bisogno di scomodare Lando? 

In conclusione, il film è un ottimo epilogo per questo spettacolo in nove atti che racconta solo una piccola parte delle Guerre Stellari di quella galassia lontana lontana da noi nello spazio e nel tempo. Mi permetto di scrivere due suggestioni che potrebbero svilupparsi nelle storie future: attenzione, abbiamo ucciso solo il clone di Palpatine! Per arrivare a questo si sono sacrificati tutti gli Skywalker...

VOTO: 9/10


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