Bob Shaw, “I costruttori di Orbitsville”, Urania Collezione n. 247, agosto 2023
Orbitsville è un misterioso mondo alieno artificiale, una sfera su cui miliardi di terrestri hanno trovato rifugio per sfuggire ai problemi di sovrappopolazione della Terra.
[***SPOILER ALERT!***] Questo è il romanzo conclusivo della trilogia di Orbitsville. Consigliamo di leggere prima gli altri due volumi se si vogliono evitare anticipazioni indesiderate sulla trama, “Sfera orbitale”, Urania Collezione n. 231 e “Ritono a Orbitsville”, Urania Collezione n. 241.
Il problema è che Orbitsville non era un artefatto umano, e qualcuno, alla fine del secondo romanzo ha deciso di… spostarlo.
Non solo nello spazio, ma in un vero e proprio universo alternativo.
Il protagonista del romanzo è Jim Nicklin, un tecnico con il vizio delle bugie per giustificare le proprie azioni, che si incontra con Corey Motnane, un predicatore convinto che lo spostamento del mondo sia dovuto al volere divino.
Jim ha i suoi dubbi al riguardo, ma appena incontra la seducente Danea, che è già membro della congregazione, è preso da una tale passione per lei da unirsi alla comunità religiosa.
Con una missione: trovare al predicatore una nave spaziale.
E risolvere il mistero dello spostamento di Orbitsville.
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L'autore
Bob Shaw (Belfast, 1931 – Warrington, 1996) Si appassiona alla fantascienza fin da ragazzino e già nel 1951 entra nel gruppo Irish Fandom, pubblicando il primo racconto nel 1954. Laureato in ingegneria meccanica, ha scritto parecchi romanzi e racconti, il più celebre dei quali è “Luce di giorni passati” (Light of Other Days, 1966), in cui introduce il concetto di vetro lento che, rallentando il passaggio della luce anche di anni, permette di vedere il passato.
“I costruttori di Orbitsville” (Orbitsville Judgement) è il capitolo finale della saga, dopo “Sfera orbitale” (Orbitsville, 1975, «Urania Collezione» n. 231) e “Ritono a Orbitsville” (Orbitsville Departure, 1983, n. 241).
All’interno, per la rubrica “Gli approfondimenti”, “Bob Shaw e i mega-mondi fantascientifici delle isole britanniche” di Salvatore Proietti. Inoltre, per “Gli imperdibili”, appuntamento con Mauro Gaffo e il meglio dell’anno 1959. E per “Oscar Vault. Il fantastico in libreria”, un articolo dedicato a “I canti di Dan Simmons”, a cura di Beppe Roncari. La traduzione è di Alessandro Zabini, la copertina è di Franco Brambilla.