Dopo la guerra e i bombardamenti, Hatfork, nel Wyoming, è devastata dalla fame e popolata di mutanti
Chaos vive nella cabina di proiezione del multisala abbandonato, cercando di dimenticare il presente e incapace di ricordare il passato, ossessionato dalla sua capacità di influenzare la realtà con i sogni.
Quando il tiranno locale, Kellogg, gli rivela che le bombe non sono mai cadute, Chaos si imbarca in un rocambolesco viaggio – in compagnia di Melinda, una tredicenne stralunata e ricoperta di pelo alla scoperta della verità; la troverà in molte diverse versioni, fra deserti, nebbie e misteriose fialette da iniettarsi in vena, nella West Coast più postapocalittica e visionaria che un romanzo americano ci abbia mai regalato.
Immaginate Jack Kerouac, Lewis Carroll, Franz Kafka e Philip K. Dick magistralmente miscelati per raccontare una classica, commovente storia di ricerca delle origini e della propria identità (condita da un pizzico di paranoia).
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L'autore
Jonathan Lethem (1964) è autore di romanzi, racconti e saggi. Sui scritti sono apparsi su New Yorker, New York Times, McSweeney's, Esquire e Rolling Stone. Tra le sue numerose opere si segnalano Chronic City (Il Saggiatore), Brooklyn senza madre e La fortezza della solitudine (Bompiani). Il suo ultimo libro è Anatomia di un giocatore d'azzardo (La nave di Teseo).
Per minimum fax ha pubblicato Amnesia Moon, L'inferno comincia nel giardino, A ovest dell'inferno, Memorie di una artista della delusione e Crazy Friend. Io e Philip K. Dick. È considerato tra le massime autorità mondiali su Philip K. Dick, del quale ha curato la colossale opera postuma L'Esegesi.