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The Watcher: recensione della miniserie di Ryan Murphy sulla casa contesa

Ha scalzato in questi giorni Dahmer, sempre un suo progetto, dal primo posto tra le serie più viste su Netflix


La serie è basata su una storia vera ancora irrisolta


Attenzione: possibili SPOILER


La famiglia Brannock, come fanno in molti, decide di trasferirsi dalla caotica New York al più tranquillo sobborgo di Westfiled, nel vicino New Jersey, che sembra il paese dei sogni: è perfetto sotto ogni punto di vista ed è la cittadina con meno crimine d'America.

Per acquistare la casa dei loro sogni, una grande casa con giardino, i Brannock fanno molti sacrifici: Dean, avvocato spregiudicato, si indebita e mette sul piatto tutti i risparmi, fondi pensione e per l'università dei figli compresi. La moglie Nora è un'artista in erba che sta cercando il successo. 



La storia, basata su un articolo del The Cut "Caccia alla casa dei sogni" del 2018, sostanzialmente racconta la storia di una residenza a quanto pare molto ambita.

La casa, infatti, sembra aver avuto proprietari problematici nel suo passato, ma soprattutto sembra essere un'osservata speciale per i vicini, molto gelosi del quieto vivere del quartiere e delle caratteristiche storiche (e sacre, potremmo dire) della nuova residenza dei Brannock tanto da finire per diventare molto invadenti.

Come se non bastasse, la famiglia comincia a ricevere strane lettere anonime da parte di un osservatore (The Watcher, appunto) che scrive messaggi inquietanti e dimostra di conoscere bene le abitudini della famiglia..

Per questo i Brannock installeranno un sistema di allarmi che non basterà a svelare il mistero e a sedare i sospetti: tutti, infatti, sono potenzialmente "the watcher", a cominciare dal ragazzo che ha installato l'allarme!

Questo porterà tutti i protagonista al limite dell'equilibrio mentale, forse anche a mettere a rischio il proprio posto di lavoro..

La serie è molto veloce, adrenalinica e molto ben recitata. Si può gustare tutta d'un fiato se si vuole organizzare una maratona fino al finale al cardiopalma. Bravissimi gli attori Bobby Cannavale, Margo Martindale, Noma Dumezweni. Merita una citazione la particolare bravura di Jennifer Coolidge e il cameo di Mia Farrow.

 Per approfondire: la colonna sonore della serie


Articoli di Miky Rovera

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