E la fine è arrivata!
Anche per la famiglia Byrde è finito l'incubo iniziato quando sono entrati in contatto con la mafia messicana..
Attenzione SPOILER
Ozark è sicuramente, non sono io a dirlo, una delle serie TV più riuscite degli ultimi anni: le atmosfere della "provincia" americana, aiutate da riprese spettacolari che il drone dell'Eurovision 22 deve solo imparare, hanno sempre fascino.
Ma è proprio quella "provincia", la stessa dove Stephen King e altri hanno ambientato le storie derivate dalle paure della "pancia" dell'America, a nascondere le insidie peggiori e chi ha visto Ozark dall'inizio lo sa bene!
I Byrde, in fuga dalla città, si buttano direttamente nella bocca dell'orco: Osage County, infatti, ha i suoi ritmi e i suoi equilibri, ma soprattutto i suoi boss.. Saranno proprio i Byrde, condannati a morte praticamente dalla prima stagione, a far convivere gli affari locali con quelli del boss del cartello messicano.
Lo faranno grazie alla meticolosa precisione matematica ed economica di Marty (Jason Bateman), ma anche alla grande tenacia di Charlotte (Laura Linney), forse la vera protagonista della serie assieme alle altre donne: Ruth (Julia Garner) sicuramente, ma anche Darlene Snell (Lisa Emery), l'avvocato del diavolo Helen Pierce (Janet McTeer) e le altre..
Ma veniamo a questa, ultima (?), quarta stagione: divisa in due parte da sette episodi ciascuna, la quarta stagione viene trasmessa per la prima volta in due momenti diversi del 2022.
Ora che è in streaming anche la seconda parte possiamo fare una riflessione completa.
Finalmente tutti i nodi vengono al pettine ed essendo una serie, fondamentalmente, sul narcotraffico muoiono tutti, o quasi! (Ma quella macchina che rotola all'inzio?!) L'unica cosa, infatti, che mi ha infastidito sono le uccisioni veramente macabre e improvvise, ma del resto è così che si muove il crimine..
Molte morti non le ho capite fino in fondo, a cominciare da quella di Ruth.. (perché non l'hanno avvertita su WhatsApp?!)
Ma Ozark, dicevo, è una serie fatta di donne, una serie sull'importanza di emanciparsi, soprattutto dal proprio destino e di sfuggire da esso quando sembra segnato.
Se pensavate che l'inizio fosse tachicardico, queste ultime puntate lo sono all'ennesima potenza! Ti aspetti uno sparo in qualsiasi momento, ma ti aspetti anche che i Byrde abbiano escogitato l'escamotage "definitivo" col quale fregare tutti e scappare da tutto (magari con l'aiuto del FBI), ma è una vana speranza..
I soldi non sanno da dove vengono..
Clare
Voi non diventerete i Kennedy o qualche altra dannata élite..
Investigatore Sattem
Questo perché finisci inevitabilmente per tifare per i Byrde, ma se ci pensi sono loro stessi dei mafiosi: alla fine arrivano a controllare completamente il loro territorio e lo difendono anche con la violenza, ma tant'è..
IL SANGUE NON MENTE
Insomma, il sangue non mente: e questo vale per tutti i personaggi della serie. Chi è cattivo rimane cattivo, chi è sfigato e sembra che stia per farcela non ce la fa e chi è buono... Bhe, se c'è qualcuno buono mi sa che è morto..
LO ZELO DELL'INVESTIGATORE
Il finale è aperto, ve lo dico. Non si vede effettivamente chi spara a chi. Vi dico solo che i Byrde ce l'avevano quasi fatta se non fosse che Sattem alla fine capisce tutto, soprattutto a cosa serva quella cazzo di "urna-porta-biscotti", elemento che basterebbe a incriminare Charlotte per omicidio..
Non si capisce bene cosa succeda nel finale, probabilmente che i Byrde ce la fanno anche questa volta.
Ma è un finale amaro perché, come dicevo, tutto cambia nessuno cambia: non c'è salvezza, non c'è redenzione, c'è solo sopravvivenza..