Ho scambiato due chiacchiere con Alessandro Montoro, giovane promessa della fantascienza italiana!
Selezionato di recente nella tripletta che concorrerà al Premio Urania Short 2022, ha già all'attivo molte pubblicazioni..
.. Scopriamolo assieme!
Ciao Alessandro, sei stato selezionato tra i tre vincitori del Premio Urania Short 2022, sei soddisfatto di questa esperienza?
AM: estremamente soddisfatto e onorato! Quando ho appreso la notizia sono rimasto senza parole. Non mi aspettavo un riconoscimento del genere a meno di un anno dall’esordio. Sono stato lanciato da Giampietro Stocco sulla collana Ucronica di Delos Digital con la novelette “Per un’abiura in meno”.
Hai all'attivo anche un altro racconto, sempre uscito su Urania, e una pubblicazione per Delos, quali sono i tuoi futuri progetti?
AM: il mio racconto “La causa fantasma”, uno dei tre vincitori dell’Urania Short 2022, uscirà in edicola a ottobre 2022 nel volume “Spine” di Franci Conforti. Ho anche un altro racconto fortunato, “Partenogenesi”, uscito su Urania Collezione 228. Con quello pensavo di aver esaurito la mia fortuna dato che Mondadori mi aveva scelto per quel piccolo slot. Per Delos, invece, la mia prossima uscita è prevista per Luglio, un racconto lungo per Futuro Presente, collana edita da Elena Di Fazio (Vincitrice Premio Urania 2021 con “Resurrezione”).
I miei progetti futuri sono senz’altro continuare a produrre lavori interessanti. Vorrei provare a uscire allo scoperto con lavori più impegnativi, romanzi consistenti. L’obiettivo che mi sono prefisso è vedere il mio nome (da solo) su un volume Mondadori.
Cosa vuole raccontare la tua fantascienza?
AM: chi mi conosce e mi segue sa che i temi che tratto più spesso sono la vita e la morte e il legame tra universo fisico e metafisico. I primi lavori, quelli editi con Delos, affrontano i capisaldi di queste tematiche, mentre le opere più “recenti” (considerate che l’editoria è sempre sfasata di ALMENO 1 anno) si muovono verso nuove direzioni.
I miei racconti Urania sono più recenti in termini editoriali, infatti si può trovare al loro interno una componente weird che contraddistingue anche altre produzioni in divenire.
Voglio far ragionare il lettore. Voglio divertirlo. Voglio fargli credere di aver capito tutto e all’ultimo capovolgergli il mondo. Voglio farlo esclamare “ma che cosa ho appena letto?”
A chi e a cosa ti ispiri? Autori preferiti?
AM: a livello internazionale non ti nominerò mai il classico Asimov. Il mio supremo autore preferito è Stanislaw Lem e il mio libro preferito è, appunto, Solaris. Questo romanzo incarna ogni aspetto che amo nella fantascienza.
Nulla mi farebbe più felice di essere chiamato, un giorno, l’autore del “Solaris italiano”. Un piccolo segreto per voi ;)
Ho ovviamente una larga platea di preferenze, che spaziano anche nel panorama italiano. La fantascienza nostrana è favolosa e ci sono grandissimi autori in circolazione. Li apprezzo tutti, però se posso citarne uno in particolare, ho amato davvero tantissimo “Resurrezione” di Elena Di Fazio. Nel suo modo di scrivere vedo una mia penna futura, più matura e consapevole.
Però gli scrittori di fantascienza italiani sono tutti bravissimi, eh!
Trovi che in Italia sia più difficile fare lo scrittore di professione (in particolare di fantascienza)? Hai dei consigli per chi vuole intraprendere la tua strada?
AM: Guarda, credo di essere la prova vivente che è possibile partire da zero e raggiungere qualche risultato.
Ho una laurea in fisica, una in matematica e un diploma di conservatorio. Però tutto ciò non ti insegna a scrivere fantascienza.
Mie esperienze e consigli (molti ancora in atto, non si finisce mai). Fino a 2 anni fa sbagliavo i PdV, i tempi e tante altre orripilanti questioni grammaticali/narratologiche. Ho studiato, tanto. Scrivo almeno 2-3 ore al giorno. Nei weekend sono arrivato a toccare anche le 8 ore di scrittura filate. Ho studiato e letto. Praticato e appreso. Visto serie e film, studiato personaggi, si impara ovunque! Consiglio i podcast di Franco Forte, è stato senza dubbio il mio maestro di impostazione primario. Sono tornato a studiare tutta la grammatica italiana (mi ha anche dato uno stimolo nuovo dato che adesso parlo 5 lingue).
Non mi sono mai arreso dopo i mille rigetti che ho ricevuto, punto fondamentale al fine di migliorare sempre di più. Ho imparato a razionalizzare e a pensare al lettore per primo, facendo comunque emergere i miei sentimenti. Ho appreso come costruire una storia senza dover aspettare la chimera chiamata ‘ispirazione’.
“La causa fantasma”, il racconto del Premio Urania Short 2022, è estremamente carico in questo e voglio che sia la mia impronta futura di stile.
La sinossi di Partenogenesi (allegata a Urania Collezione 228, dicembre 2021):
Enea Parsons fa parte di un gruppo di ricerca su Gemini-1, uno dei pianeti-copia del settore di Parteno. Gli abitanti di questi mondi, gli Specchi, replicano in tutto e per tutto ogni azione dei ricercatori; esiste anche una copia dell'astronave stessa, pensate... Gemini-1 è uno dei tanti mondi tutti identici del settore, popolati dalla stessa inquietante forma di vita mimica. Qualunque azione compiuta su un mondo Gemini è replicata da uno Specchio in maniera speculare. Uccidere uno di quegli alieni significa farsi ammazzare a propria volta. Gemini-1 è un eterno stallo alla messicana. Insieme a Klaus Poligon, suo fidato amico, Enea scoprirà i misteri che avvolgono questi mondi e lascerà la sua testimonianza in una lettera destinata al figlio Clay.