Ci avviamo verso il finale di stagione di Star Trek Discovery cercando di trovare il senso a questa strana terza serie...
... E, soprattutto, lasciandoci alle spalle l'orrendo esperimento delle puntate nell'Universo dello Specchio...
Torniamo infatti ai problemi della linea temporale narrativa principale: la dissoluzione della Federazione e della Flotta Stellare da evitare, la drammatica mancanza di dilitio, il carburante delle astronavi, e la minacciosa Catena Smeraldo.
In questo episodio "labirintico" l'equipaggio della Discovery torna a occuparsi del mistero del Grande Fuoco e finalmente si dirige nella Nebulosa Rubino, dove sembra abbia avuto origine il tutto...
Purtroppo, se le citazioni alla serie classica di Star Trek non mancano (come il ritorno del portale temporale Guardiano dell'Eternità, come mi ha fatto notare un altro blogger) e bisogna dare atto a questa serie di mostrare tanti spunti di riflessione, anche psicologici, forse il materiale è davvero troppo e rischia di accentuare la confusione che regna nell'universo roddenberriano, soprattutto dopo la creazione di due linee temporali dopo i film di J.J. Abrams...
In breve, il capitano Saru, Michael e il dottor Culber si teletrasportano a bordo della nave scientifica kelpiana al centro della nebulosa: la nave ha lanciato un segnale di soccorso e si pensa possa contenere la chiave per capire i misteri del Grande Fuoco. Il fatto che sia una nave kelpiana fa anche pensare che Saru possa capirci meglio degli altri...
In realtà c'è solo un sopravvissuto, un kelpiano con la mente a livello di un bambino che non ha mai visto nessuno ed è stato cresciuto dai programmi della nave: i nostri eroi fingono di essere alcuni di questi personaggi e scoprono che il "bambino" ha causato il Grande Fuoco... What... Really?!?
Voto: 5/10
Solo per gli effetti speciali. In soldoni, un episodio psichedelico-psicologico-labirintico su un orfano kelpiano...