In onda da oggi su NETFLIX il secondo episodio della nuova serie Star Trek prodotta da CBS
Un ritorno allo stile classico dopo l'exploit del primo episodio
Come temevo, il ritmo incalzante di "Fratello", puntata 1 della seconda stagione di Discovery, è venuto meno. Certo non mi aspettavo di trovarmi un "episodio riempitivo" così presto...
Attenzione agli SPOILER!
Seguendo un segnale simile a quello delle "Distorsioni Rosse" viste nella precedente stagione e divenute centrali nella ricerca che si profila in questa nuova, la Discovery arriva nei pressi di un pianeta di classe M con due anelli molto simile alla Terra. Per farlo, dato che il sistema stellare è a 450 anni luce nel Quadrante Beta, l'astronave deve riattivare il motore a spore nonostante il divieto federale.
Cosa trovano sul pianeta il capitano Pike e il suo equipaggio? Una civiltà apparentemente umana priva di tecnologia... Ecco, ci risiamo: siamo al solito episodio alla "Star Trek: The Next Generation", quello che quando si arriva a una guerra con romulani o klingon, la volta dopo vanno a fare una gita su un pianeta di fricchettoni...
Diciamoci la verità, l'episodio è ABBASTANZA INUTILE, però anticipa probabilmente uno dei temi centrali della serie: quello delle distorsioni energetiche e del MISTERO DELLA CREATURA ANGELICA già visto nella puntata precedente da Michael nel campo di asteroidi: chi c'è dietro a queste manifestazioni? E, soprattutto, chi ha portato questa comunità umana nel Quadrante Beta?
L'alone di mistero rimane, quindi, presente anche se la storia in sé è piatta. Interessante il tema della religione unitaria della piccola comunità umana, mentre sulla Discovery diventa sempre più centrale il ruolo di Tilly, che sembra crescere oltre alle sue caratterizzazioni comiche.
Voto: 1/5*
[*episodio riempitivo]