Deus Irae di Philip K. Dick e Roger Zelazny torna in libreria tra le novità Oscar Fantastica Mondadori

Dopo la terza guerra mondiale tra i pochi sopravvissuti alla catastrofe nucleare, flagellati da terribili mutazioni, prende piede una nuova potente confessione religiosa, devota al “Dio dell’Ira” 



La sua incarnazione – sostengono gli adepti – è Carleton Lufteufel, l’uomo che ha scatenato l’orrore atomico. 


Tibor McMasters, artista focomelico, viene incaricato di realizzare un grande affresco che raffiguri la nuova divinità. Per farlo, si imbarca in un lungo viaggio alla sua ricerca, attraverso una terra avvelenata, popolata di creature bizzarre, fanatici religiosi e macchine psicotiche. 

Frutto della collaborazione tra due maestri della narrativa fantascientifica, Deus Irae (1976) è un romanzo eccentrico e visionario, elaborato per oltre un decennio, che mette assieme Alice nel Paese delle Meraviglie e Don Chisciotte, i road movie, la ricerca del Graal e il racconto biblico, in una sorta di allucinata parodia dell’America del Dopoguerra dalle inquietanti prospettive teologiche, che tenta di rispondere alla domanda di sempre: che cosa ci rende umani?



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Gli autori 


Philip K. Dick (Chicago 1928 - Santa Ana, California, 1982), è considerato uno dei più importanti scrittori postmoderni, tra i classici della letteratura contemporanea. Dal suo romanzo Gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) è stato tratto il film Blade Runner, che ne ha fatto uno scrittore di culto. Tra le sue numerosissime opere ricordiamo L'uomo nell'alto castello (1962), Noi marziani (1964), I simulacri (1964), Le tre stigmate di Palmer Eldritch (1965), oltre al capolavoro Ubik (1969).



Roger Zelazny è nato il 13 maggio 1937 a Euclid, nello stato dell’Ohio (U.S.A.). Ha frequentato la Columbia University dove ha conseguito la laurea in letteratura inglese nel ’62, studiando il teatro Giacobiano ed Elisabettiano. La passione giovanile per la fantascienza e i primi tentativi di farsi pubblicare dei racconti vengono coronati nel ’62 con l’uscita del suo primo racconto, Passion Play, su Amazing Stories. Seguiranno nei primi anni Sessanta una serie di racconti innovativi e dirompenti, che lo proclamano come uno degli iniziatori della New Wave fantascientifica americana. Nel corso della sua carriera vincerà sei premi Hugo e tre premi Nebula, tra cui Io, l’immortale (Hugo 1966), Signore della luce (Hugo 1968), Signore dei sogni (Nebula 1965) e si imporrà come autore fantasy di immenso successo proprio con le Cronache di Ambra, divise in due serie. Zelazny ha collaborato con grandi scrittori, oltre che con Philip K. Dick in Deus Irae, con Robert Sheckley, e ha continuato a scrivere sino alla morte prematura, avvenuta il 14 giugno 1995.