The Acolyte: del perché alcune serie di Star Wars hanno funzionato e altre no...

Ormai è ufficiale: The Acolyte, la serie prequel di Star Wars, non verrà rinnovata per una seconda stagione.. 



In questo post avevo espresso tutte le mie perplessità sulla serie televisiva... 


Attenzione: possibili SPOILER 


Ora abbiamo la certezza: The Acolyte è il terzo progetto a non funzionare appartenente alla saga di Star Wars nell'era Disney dopo il film Solo: a Star Wars story e la serie Obi-Wan Kenobi

Ma che cosa non ha veramente funzionato nella serie e cosa fa davvero la differenza tra un flop e un successo, ossia cosa può piacere alla fanbase di Star Wars? 


Allora, se sei un fan sfegatato come il sottoscritto te ne accorgi subito: c'è una strana sensazione, una sorta di formicolio che, alla visione, ti anticipa che qualcosa non sta funzionando.. Mi è successo al cinema con Solo, ma anche con la citata serie Obi-Wan Kenobi e (vedremo se avrò o meno ragione) alla visione del trailer di Skeleton Crew.. 


Ma al di là della magia, ci sono dei problemi oggettivi: per il fan di Star Wars è imprescindibile il colpo di scena finale.. 

Da "Io sono tuo padre" all'apparizione di Darth Vader in Rogue One, il colpo di scena (spesso legato al nemico e a un cliffhanger) può essere decisivo e fare la differenza tra una storia mediocre e una potente. 

Inutile dire che in The Acolyte questo è mancato: voi mi direte che c'è stata l'apparizione di Darth Plagueis nell'ultima puntata, ma evidentemente non è bastato.. 

Quale colpo di scena potente poteva svoltare la storia: l'ho già detto, probabilmente lo svelamento che il giovane Sith era Young Palpatine.. Questo avrebbe ridato una "dignità mistica" e temporale al Signore dei Sith (nelle storia ufficiale voluta da Disney nasce dopo*), spiegando perché nei film sembra una mummia in decomposizione (consumato dal Lato Oscuro, ossessionato dall'eternità..) 

In Mandalorian potremmo dire che è l'apparizione di Grogu, in Ahoska il riferimento agli dei di Mortis.. Ma al di là di questo, le due serie hanno storie e personaggi robusti. 

Storie e personaggi robusti, ma legati alla saga. In The Acolyte abbiamo amato molti personaggi (Indara di Carrie-Anne Moss, in primis, sacrificata troppo presto..), ma ne sono stati introdotti forse troppi di inediti e slegati alle cronache note: la setta di streghe della Forza, le gemelle (così potenti e mai percepite???), lo stesso Qimir.. 

Sicuramente l'intento era quello di creare nuove schiere di fan e aderire sempre più al politicamente corretto, una duplice mania che sta caratterizzando sempre più spesso i flop.. (forse un Keanu Reeves nel ruolo di Sol... Naaaahh, non sarebbe cambiato nulla..) 

Accontentare troppa gente, evitare di infastidire qualcuno.. Qui la creatività sta morendo.. 


Sul creare nuove storie e il caso KOTOR 



E' chiaro, quindi, che non è facile creare nuove storie per tentare di creare nuove schiere di fan e accoliti (scusate il gioco di parole).. Alcuni, in questi giorni, hanno posto il problema della "tossicità" della fanbase starwarsiana rispetto ad altre.. Può essere.. 

Bisogna considerare, però, che i fan della saga sono ormai molto variegati e, soprattutto, intergenerazionali: ci sono i fan della Trilogia Originale (anni '70-'80) molti dei quali sono puristi, quelli che hanno conosciuto la storia alla fine degli anni '90 con la Trilogia Prequel, quelli che si sono affezionati a Grogu, Kylo, etc.. etc.. 

Difficile, quindi, riuscire ad accontentare tutti.. Detto ciò, premesso che la prima stagione di The Acolyte non può essere definita bella, cancellarla così forse è stato un atto prematuro: d'accordo la fanbase tossica, ma la responsabilità di portare avanti un progetto è tutto dell'azienda (leggi Disney) e un tentativo di calibrare la rotta, migliorare la serie poteva essere fatto, a mio avviso, con una seconda stagione. Soprattutto visti gli attori entrati in gioco: Plagueis e Yoda



Non si voleva rischiare andando indietro nel passato? C'era un pacchetto quasi pronto che si chiama KOTOR! Videogioco di ruolo ambientato nella Vecchia Repubblica eletto recentissimamente il miglior videogame legato alla saga di sempre.. 

Andare indietro per andare indietro, tanto valeva testare un terreno più robusto e sicuro.. (Ma, ahinoi, sappiamo che Disney sta puntando molto su quella sorta di reboot creato da zero che è il progetto "Alta Repubblica"..)


I casi Mandalorian e Ahsoka 




A mio avviso, ma a naso credo di non essere smentito, le due serie più robuste uscite finora su Disney+ sono Mandalorian e Ahoska. 

Guarda caso Favreau e Filoni, guarda caso ci faranno un film.. 

Inutile cercare di dare al mondo intero qualcosa su Star Wars a caso da realizzare: ci vogliono persone che capiscano della saga, che la rispettino e, soprattutto che abbiano coscienza di cosa serva alla storia per rinnovarsi senza snaturarsi. 

Ecco, credo che la differenza tra i successi e i flop della saga sia soprattutto da cercare attorno a questo termine: snaturare.. 

In sintesi 1: quando guardo qualcosa relativo a Star Wars, mi voglio immergere nella saga, devo sentirmici dentro.. (esempio concreto: Tatooine in Mandalorian e in Obi-Wan Kenobi..)

In sintesi 2: ignorare i consigli del fondatore George Lucas (notizia recente riferita alla Saga Sequel) è stata una pessima idea, è necessario che si consolidi la figura di una sorta di coordinatore creativo sui nuovi progetti della saga e Filoni e Favreau potrebbero farlo benissimo e.. No! non è colpa di Kathleen Kennedy se qualcosa non funziona, ma è colpa dei vertici Disney!


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* nell'82 BBY su Naboo, la serie è ambientata 100 anni prima della Battaglia di Yavin