Il Paradosso Fermi: le risposte della fantascienza alla domanda siamo soli nell'universo? Aggiornamento continuo

Se non siamo soli nell'universo, dove sono tutti quanti? 



Possiamo riassumere così la domanda attribuita al fisico italiano Enrico Fermi, ma più in generale la domanda delle domande per chi ha lo sguardo rivolto verso il cielo.. 


Di risposte ce ne sono molte, la scienza ha provato ha spiegare in molti modi l'assenza di un Primo Contatto con una civiltà evoluta. 

Altrettante ne ha date la fantascienza e, spesso, le due questioni si sono collegate in qualche modo.. 



La scala Kardashev Kardašëv

Premessa: nel 1964 l'astronomo russo Nikolaj Kardašëv propone una classificazione delle civiltà spaziali in base al livello tecnologico. 



Le società sono divise in tre livelli, esponenziali, basati sulla capacità di utilizzo dell'energia disponibile. A questi tre livelli, mantenendo la progressione esponenziale, ne sono stati aggiunti altri fino al "TIPO X" (esseri che hanno raggiunto una capacità tecnologica tale da avere abbandonato il mondo cosmico come lo conosciamo per continuare a vivere ed evolversi in "universi" non-cosmici creati da loro stessi, al di fuori delle nostre leggi fisiche; ipoteticamente parlando questi esseri possono essere realmente considerati degli Dei nel senso stretto della parola.. da: Wikipedia). 

L'umanità sarebbe ancora allo stadio di società "TIPO 0". 



Una galassia dominata dall'uomo: Asimov, Dune e Star Wars 

"Lunga vita e prosperità"


Nella Space opera, il genere che, assiema alla fantascienza hard, ha forse più di altri attenzionato il tema, abbiamo molte idee brillanti. 

Molte narrazioni, però, si limitano semplicemente a descrivere una civiltà galattica del futuro (o del passato) frutto dell'evoluzione di una sola specie, in particolare quella umana.. 

la caduta degli imperi stellari è un
tema ricorrente della fantascienza


L'Impero Galattico di Asimov (ispirato a quello romano) è il risultato di scontri tra fazioni dell'umanità che hanno colonizzato lo spazio. 

Queste fazioni sono molto evidenti nei "piccoli" imperi stellari in equilibrio nella galassia dei Vor", raccontataci da Lois McMaster Bujold. Il protagonista, Miles Vorkosigan, appartiene a una casta aristocratica che ha colonizzato Barrayar ed è un'evidente derivazione russa, come Cetaganda, l'impero rivale, è di chiara ispirazione cinese. Anche qui zero alieni. 

la nobiltà del Landsraad in Dune


Dune, manco a dirlo, è ancor più radicale nel suo riferimento feudale: qui l'universo è spartito tra Casate nobiliari e gruppi di potere. Casa Atreides viene dal feudo di Caladan, per esempio, e alla guida dell'universo conosciuto c'è un sovrano assoluto. 

In Star Wars (1977) George Lucas immagina un tirannico impero "umanoide" dalle poco velate tendenze razziste. Vuoi per la mancanza di capacità tecnologica, vuoi per il senso generale, gli alieni verranno solo coi film successivi: ma siamo in una galassia lontana lontana nel tempo e nello spazio.. 

Più organica la galassia di Star Trek: qui saranno gli evoluti vulcaniani (alieni, per l'appunto) a contattarci dopo che l'umanità sperimenta il suo primo viaggio a curvatura (la Phoenix di Zefram Cochrane, come si vede in Star Trek: Primo Contatto, 1996, lo trovi anche su Prime Video, altrimenti cè il libro). Da quel momento per l'evoluzione umana nello spazio sarà una passeggiata (più o meno): si aprono le porte della Federazione Unita ed è tutta un'esplosone di razze.. 


Il Preludio a Dune (cartaceo o ebook


Il Ciclo delle Fondazioni (cartaceo o ebook



Alastair Reynolds e il concetto delle "Società rasoio" 


Non poteva che arrivare da un astrofisico una risposta diretta al tema del Paradosso Fermi (dove sono tutti quanti?): Reynolds introduce il concetto di "civiltà-rasoio" o Inibitori (Inhibitors in inglese, ne parlo meglio qui), ossia di civiltà ultra tecnologiche che inibiscono, appunto, lo sviluppo delle altre.. 

Ma perchè? Cattiveria? Paura? Niente di tutto ciò.. Anzi, gli Inibitori sono molto buoni: infatti, vogliono evitare le conseguenze della collisione tra due galassie, la nostra e quella di Andromeda, che avverrà tra 3 miliardi di anni e farà un bel po' di casino.. Questi Inibitori, che si sono evoluti in macchine, cercano di ridurre al minimo la titanica mole di vittime cercando di evitare, appunto, che fuggiamo dai nostri pianeti prima dell'evento..


Il volumone coi primi romanzi del ciclo (cartaceo o ebook): 




Un potpourri di diversità nella Cultura di Banks (e c'è chi ascende!) 

Un percorso, per certi versi, simile a quello di Star Trek lo fa l'umanità nel racconto di Banks. In questo celeberrimo ciclo, infatti, gli umani vengono contattati da un'evoluta civiltà galattica, la Cultura, all'incirca nel 1970 (agente Circostanze Speciali  Diziet Sma, Lo stato dell'arte): siamo di nuovo nell'eventualità dell'umanità contattata solo quando ha raggiunto un certo livello tecnologico o di necessità.. 

Ci sono anche società più evolute della Cultura, che addirittura decidono di ascendere (o trascendere) a livelli fisici superiori (Dio?); ma perché non ne vediamo il segno? Perché, per esempio, gli effetti delle guerre nello spazio sono ai livelli di evento cosmico (qualcuno ha detto Guerra con gli Idirani??)


Il volumone coi primi tre romanzi del ciclo (cartaceo o ebook): 





Dal TeleRiscaldamento al TeleCollegamento... 


Molte storie della fantascienza descrivono civiltà che si espandono nello spazio grazie alla tecnologia dei tunnel spaziali. In Hyperion (Dan Simmons, 1989), i mondi dell'Egemonia sono collegati da portali gestiti dalle IA del TecnoNucleo, con le quali l'umanità è in un precario equilibrio. 

Più riottosi gli Ouster (gli esterni), gli umani che hanno colonizzato lo spazio prima dell'avvento dei portali.. Anche qui, però, zero alieni.. 



Il ciclo dei Canti di Hyperon 1 (cartaceo o ebook) e 2 (cartaceo o ebook)


La risposta semplice: gli alieni vogliono distruggerci!! 



Ma questa la scrivo prossimamente.. 


CONTINUA.....