Esce finalmente in Italia la space opera d'esordio della giovane storica americana Arkady Martine
Ispirata all'espansionismo ottomano, il romanzo ha però le tinte di un giallo...
Sinossi:
L'ambasciatrice Mahit Dzmare è in viaggio verso la capitale dell'Impero del Teixcalaan, ansiosa di assumere il nuovo incarico che le è stato assegnato. Quando arriva, però, scopre che il suo predecessore è morto, ma nessuno è disposto ad ammettere che non si è trattato di una morte accidentale. Né che Mahit potrebbe essere la prossima vittima.
E adesso Mahit deve, nell'ordine: scoprire chi si cela dietro l'assassinio; rimanere viva; proteggere dalle mire espansionistiche del Teixcalaan la sua patria, Lsel, una stazione mineraria piccola ma decisa a difendere la propria indipendenza a ogni costo.
E tutto questo mentre si trova a esplorare una cultura aliena fin troppo affascinante, tessere intrighi e nascondere un segreto tecnologico che potrebbe segnare la fine di Lsel, o salvarla dalla distruzione.
L'autrice
Arkady Martine, pseudonimo di AnnaLinden Weller (New York, 19 aprile 1985), è una scrittrice, storica e urbanista statunitense. Autrice di opere di fantascienza, ha ricevuto un premio Hugo per il miglior romanzo per il suo debutto A Memory Called Empire (2019).