Morire a Italbar di Roger Zelazny è l'Urania 70 in edicola oggi con Corriere e Gazzetta dello Sport

Primo romanzo "vero" del grandissimo autore che definire di fantascienza è riduttivo..


.. Di sicuro un capolavoro immancabile da (ri)scoprire e collezionare!


Sinossi:

Vita e morte sono due facce della stessa medaglia per “H“, soprannome di Heidel von Hymack, un uomo in grado di curare qualsiasi malattia, oppure… di trasformarsi in una potente arma batteriologia in grado di portare morte e distruzione attorno a sé.

Ma H non è che uno degli ingredienti di questo romanzo, che vede riuniti insieme costruttori di mondi, artisti telecinetici, medici ibernati (che non per questo smettono di fare ricerche…), terroristi spaziali e una misteriosa quanto inquietante “Signora Azzurra“.




“Morte a Italbar” (in edicola da oggi con Corriere e Gazzetta) è il primo romanzo scritto da Zelazny in veste di scrittore full time. La prima stesura, del 1969, venne rifiutata e vide la luce solo nel 1973, dopo una lunga revisione da parte dell’autore. 


La copertina delle uscite 14, 15 e 15:



[[Il piano editoriale completo delle uscite della collana Urania 70]]


L'autore


Roger Zelazny (1937 – 1995) è stato un prolifico autore americano, famoso per la sua capacità di mescolare mitologia e fantascienza. Ha vinto tre premi Nebula e sei premi Hugo, di cui uno per “Signore della luce” (1968, Lord of Light, “Urania Collezione” n. 45) e un altro per “Io, l’immortale” (1966, This Immortal, “Urania Collezione” n. 55).

È stato fonte di ispirazione per autori del calibro di George R. R. Martin e Neil Gaiman.


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