A Wakenhyrst, un minuscolo borgo del Suffolk, sorge Wake’s End, un maniero dai tetti dissestati spruzzati di licheni arancioni e dalle finestre che si fanno a stento largo tra l’edera.
Un posto fuori dal tempo, reso ancora più tale dalla Palude di Guthlaf, la landa selvaggia e intrisa d’acqua che circonda la tenuta.
A Wake’s End, un tempo, vivevano Edmund Stearne, ricco proprietario terriero e stimato storico, e sua figlia Maude.
Ma nel 1913 la sedicenne Maud Stearne vide il padre scendere i gradini con un punteruolo da ghiaccio e un martello da geologo e massacrare la prima persona che gli capitò a tiro nel modo più assurdo e raccapricciante. Internato in un manicomio, Edmund Stearne dedicò il resto della sua vita alla realizzazione di tre sbalorditivi dipinti. Opere che paiono uscite da un incubo: grottesche, macabre, malvagie… Opere che celano la chiave dell’omicidio? Nel 1965, per rispondere a questa domanda, la storica dell’arte Robin Hunter decide di contattare e interrogare l’ormai anziana Maude. La ricerca della risposta, tuttavia, trascina con sé altre domande. I fatti del 1913 hanno forse a che fare con il rinvenimento di uno spaventoso dipinto medievale chiamato l’Apocalisse, scoperto da Edmund nel camposanto di Wakenhyrst?
E i diavoli raffigurati nella pala… sono loro la causa dell’inspiegabile e improvvisa perdita di senno dell’irreprensibile e stimato storico? O a farlo precipitare nel baratro della follia sono stati invece i demoni del suo passato?
Romanzo storico che spazia da Mary Shelley a Bram Stoker, I demoni di Wakenhyrst ha conquistato i lettori al suo apparire in Inghilterra. Con la sua impeccabile trama, in cui i generi si mescolano in un avvincente thriller, ha sancito la definitiva consacrazione di Michelle Paver.