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Mediaset: e se si sposasse con Discovery? Nuovo scenario per il futuro della tv italiana

A fine settembre ha fatto parlare l'offerta del boss di Discovery John Malone di proporsi a Mediaset come "Cavaliere bianco" contro la morsa dei francesi di Vivendi


L'americano, infatti, avrebbe presentato a Berlusconi jr. il "Progetto Amerigo" per la fusione dei due gruppi


Anche se, secondo alcuni, il progetto di fusione era l'obiettivo finale del progetto MFE (Media For Europe, il piando di Mediaset di fondere le attività italiane e spagnole spostando la sede in Olanda, magari aggregando anche la tedesca ProSiebenSat, in ottica anti-Vivendi). In questo senso, infatti, la quota di controllo di Fininvest sul gruppo televisivo si sarebbe diluita in maniera minore rispetto al piano Discovery-Mediaset.

I canali del gruppo Discovery Italia


Ma l'appetibilità del piano, lasciando da parte per il momento il discorso del prezzo, avrebbe molteplici vantaggi per la famiglia Berlusconi: permetterebbe di rimanere azionista di uno dei protagonisti del settore media, risolverebbe la spaccatura dei figli di primo e secondo letto, risolverebbe la questione Vivendi.

Nel piano, eventualmente, potrebbero confluire le attività spagnole di Mediaset (ca. 1 miliardo di fatturato), ProSiebenSat (4,1 miliardi nel 2019, del quale Mediaset ha una quota del 20%), Eurosport e, perché no, Mondadori che si è sviluppata molto nei media online negli ultimi anni. 

In questo senso, il fatturato aggregato sarebbe superiore ai 18 miliardi di Euro (9,4 Discovery, 4 Mediaset Italia + Spagna, 4 PSS, 1 Mondadori), la qual cosa permetterebbe di guardare con più tranquillità a Vivendi (16 mld nel 2019) anche nell'ottica di un'ulteriore alleanza, perché no?!?


L'evoluzione del mercato televisivo italiano 2010-2020


E, del resto, il mercato al quale guardare è quello del web: piattaforme social e streaming tv stanno letteralmente fagocitando anno dopo anno ascoltatori e ricavi pubblicitari e le tv generaliste private sembrano non avere un futuro roseo...

D'altronde, il mercato domestico dei media è molto frastagliato, ma ha anche visto l'arrivo di importanti conglomerati esteri nel corso degli ultimi anni: abbiamo visto la "vecchia" Tele+ creata proprio da Silvio Berlusconi passare prima ai francesi di Canal+, poi alla Fox di Murdoch che l'ha trasformata nell'attuale Sky (nel frattempo diventata pay tv paneuropa) e ora di proprietà del gigante Comcast; abbiamo visto lo sbarco proprio dei canali tematici di Discovery (RealTime, Nove, etc...) e l'arrivo di Disney e Viacom che si son presi le briciole di varie guerre passate...




Queste "briciole" stanno comunque crescendo ed erodendo ascoltatori: facile capire che per giganti da decine e decine di miliardi di ricavi non sia difficile trovare le risorse per provare a sperimentare palinsesti aggressivi e intriganti perfino per un pubblico come quello italiano...





E l'Italia scoprì internet...


L'Italia è stata finora la Bella Addormentata dell'e-commerce, tanto che le TV tradizionali si sentivano sicure fino a poco tempo fa... Ora, però tutto è cambiato! Le piattaforme di streaming, Netflix in testa, hanno avuto un riscontro inaspettato e l'arrivo di questo maledetto Covid sta costringendo gli italiani, di solito restii, all'acquisto online e ai pagamenti digitali.

Questo sicuramente peserà sui piani dei gruppi media italiani ed europei dei prossimi 5-10 anni, se vogliono avere un futuro in questo settore dovranno necessariamente pensare ad aggregazioni per avere "peso" in questa partita difficile e imprevedibile.


Sarà anche interessante vedere come si comporterà la televisione pubblica italiana

La Rai, infatti, ha sicuramente un grande potenziale in questi nuovi mezzi multimediali, ma l'incostanza di un management nominato da una politica senza stabilità ha minato alla base lo sviluppo di piani industriali sensati e duraturi e, questo, sta facendo perdere alle nostre reti pubbliche una sorta di leadership europea, come dimostra lo "spread" con i ricavi di broadcaster pubblici tedeschi e inglesi, ma anche francesi...



La nuova frontiera: l'Italia Online!

Qui postiamo, a maggior completezza di ragionamento, i dati sul mercato internet italiano:








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