Il letto di pietra, la nuova e immaginifica raccolta di racconti mai usciti prima d'ora in Italia, segna il ritorno in grande stile di Margaret Atwood, che in queste pagine combina realismo e folklore, la letteratura delle donne e quella distopica, in un clima che sembra impazzito e invece è solo il nostro.
Non è un caso che gli Amazon Studios ne stiano realizzando un film con l'attrice premio Oscar Julienne Moore e Sandra Oh, per la regia di Lynne Ramsay.
Verna è quella che definiremmo una vedova seriale. Tutti i suoi precedenti quattro mariti sono morti per «cause naturali» e dopo l'ultima dipartita si sta concedendo una riposante crociera nell'Artico. Sennonché sulla stessa nave incontra un signore che assomiglia proprio a Bob, il rubacuori, la stella del football che l'ha portata al ballo del liceo umiliandola davanti a tutti. Magari anche a Bob farebbe bene un po' di natura.
Antiche punizioni e donne in cerca di vendetta sembrano rincorrersi in queste storie. Prendiamo Constance, che da giovane nel suo giro di poeti velleitari veniva derisa perché perdeva tempo a scrivere romanzi fantasy fra cappe e spade, gnomi e streghe. Oggi è diventata famosissima e ha rinchiuso nelle pagine dei suoi libri tutti quelli che le hanno arrecato dei torti.
E ce ne sono, li conosceremo meglio sotto forma di fantasmi del passato o dame nere. Così come faremo la conoscenza di donne scambiate per vampire e perseguitate dai superstiziosi abitanti di un villaggio, di sposini morti stecchiti dentro un container vinto all'asta e persino di una circe reincarnata in una adorabile cagnolina dall'attitudine fin troppo protettiva.
Nessuno di questi racconti, a ben guardare, si esaurisce nella dimensione mondana, c'è sempre un portale che ci fa accedere a un luogo più segreto e appartato, in cui possiamo dialogare con un marito che non c'è più oppure paventare, in un crescendo di paranoia, un assedio di giovani alla casa di riposo dove stiamo trascorrendo i nostri ultimi anni.
Con Il letto di pietra, Margaret Atwood firma la sua raccolta più immaginifica, combinando folklore e realismo, e dando ulteriore prova della sua visionaria capacità di anticipare le tendenze e gli eventi del mondo che verrà.
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L'autrice
Margaret Atwood è una delle voci più importanti della narrativa e della poesia canadesi. Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Ha pubblicato romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi.
Più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L’assassino cieco.
Fra i suoi titoli più importanti ricordiamo: L’altra Grace (2008), Il racconto dell’Ancella (2017), Il canto di Penelope (2018), I testamenti (vincitore del Booker Prize 2019), La donna da mangiare (2020), Lesioni personali (2021), Vecchi bambini perduti nel bosco (2023), Quattordici giorni (2024), tutti usciti per Ponte alle Grazie. L’autrice vive a Toronto, in Canada.



