Amal El-Mohtar, Max Gladstone, “Così si perde la guerra del tempo”, Urania n. 1740, luglio 2025
Chi può realisticamente sfidarsi in una guerra del tempo? Solo civiltà che provengono dal futuro e che combattono nel passato.
A quale scopo? Quello di tutte le civiltà che scendono in guerra: perpetuarsi ed eliminare gli avversari.
Solo che in questo caso i due schieramenti non si trovano fianco a fianco nel senso tradizionale del termine, bensì su due linee temporali adiacenti, due possibili esiti dello sviluppo della razza umana.
Da un lato c’è Rossa, agente segreta dell’Agenzia, una distopia tecnologica post-singolarità.
Dall’altro c’è Blu, una mente del Giardino, avanzatissima utopia ecologista.
In entrambe le società lo spazio per la scelta individuale è molto ristretto, ma i loro modus operandi non potrebbero essere più differenti: l’omicidio mirato e la guerra per l’Agenzia, la meticolosa e lenta pianificazione genetica e memetica per il Giardino. Il tutto, creando di volta in volta humus temporali favorevoli al trionfo finale di una sola tra le due società, che sono assolutamente inconciliabili tra loro.
O forse no?
Cosa succederebbe se due agenti del tempo nemici, invece di combattere tra loro, cominciassero a provare ammirazione l’una per l’altra, simpatia... forse persino qualcosa di più?
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Gli autori
“Così si perde la guerra del tempo” è un romanzo scritto a quattro mani da Amal El-Mohtar e Max Gladstone, i quali hanno gestito autonomamente i personaggi di Blu e di Rossa, scambiandosi i capitoli come le missive temporali che costituiscono l’intreccio del romanzo. Una fresca trovata narrativa che è valsa loro i premi Nebula e BSFA nel 2019 e l’Aurora e lo Hugo per la miglior novella nel 2020. Traduzione di Simona Spano.
E all’interno, Franco Brambilla - 25 anni con Urania, intervista al celebre illustratore a cura degli amici di Uraniamania, per celebrare la collaborazione tra Urania e il celebre illustratore. Per gli Imperdibili, la rubrica a cura di Mauro Gaffo, scopriamo il meglio della fantascienza dell’anno 1982, e per Oscar Vault – il fantastico in libreria, appuntamento con Beppe Roncari e Le fontane del paradiso.