Peter F. Hamilton, “Pandora – Prima Parte”, Urania Jumbo n. 58, agosto 2024
Al confine dello spazio, l’astronomo Dudley Bose osserva un fenomeno ritenuto impossibile: la sparizione nel nulla di una stella collocata a mille anni di distanza.
Sinossi:
Anno 2380. Il Commonwealth InterSolare, una sfera con un diametro di circa quattrocento anni luce, contiene più di seicento mondi abitati, connessi fra loro tramite una rete di wormhole.
La sparizione di una stella è un fenomeno da capire ad ogni costo: Com’è possibile? La stella non si è spenta, né è collassata in un buco nero.
Occorre indagare, e dato che non c’è nessun wormhole di collegamento in quel remoto angolo del cosmo, viene costruita una nave interstellare più veloce della luce, la Second Chance, inviata a scoprire cosa sia successo.
A comandare la missione viene scelto Wilson Kime, ex pilota della NASA ringiovanito già cinque volte. I suoi giorni di gloria sono lontani secoli, ma non c’è nessun altro che sia in grado di affrontare la folle traversata.
E un segreto forse ancora più inquietante dei peggiori incubi di Bose…
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L'autore
Peter F. Hamilton, nato in Inghilterra nel 1960, ha scritto la fortunatissima saga dell’Alba della notte, pubblicata su Urania in dieci volumi nell’arco di tre anni a partire dal n. 1441.
In seguito, è uscito il ciclo del Vuoto galattico (Millemondi nn. 51, 55, 60 e 61) e la trilogia Salvation (Urania Jumbo 25, 30 e 35). Pandora’s Star, di cui la seconda parte verrà pubblicata il mese prossimo, apre la Commonwealth Saga. Un’opera dalle proporzioni epiche che ricorda la saga di “Dune” di Herbert e la “Trilogia della Fondazione” di Asimov.