Urania 1713: Kage Baker, “Il figlio della compagnia del tempo”
Quando il segreto dell’immortalità e la tecnologia del viaggio nel tempo si mescolano, la parola “impossibile” perde ogni significato.
Il nuovo capitolo della fortunata serie della Compagnia del Tempo ci conduce in un viaggio che spazia dalle terrificanti ombre della preistoria al nostro scintillante futuro, tramite la Dr. Zeus Incorporated, una setta segreta del 24° Secolo che depreda la storia con l’aiuto di cyborg immortali disseminati nel passato.
Lo scorrere del tempo non è che un grande gioco di cui tirare i fili al momento giusto sotto lo sguardo impietoso dell’essere che da un paio di millenni si fa chiamare Labieno. Facilitatore generale per la Dr. Zeus Incorporated e Responsabile di sezione per l’America nordoccidentale, il cyborg detiene un potere molto superiore a quello di solito concesso ai cyborg dai loro padroni mortali.
Un potere dalle terrificanti potenzialità.
Nella sua lotta contro il suo rivale Egeo, Labieno non esiterà a fare uso di qualsiasi strumento a sua disposizione, compresi gli più spietati flagelli che l’umanità abbia mai subito…
Le quattro parti che compongono il romanzo, in precedenza pubblicati dall’autrice sotto forma di racconti, si ritrovano finalmente insieme in questo volume in un’unica narrazione, uniti dal fil rouge delle considerazioni di Labieno, e sono: “L’uomo delle ombre”, “Figlio, considera il momento” (finalista al premio Hugo), “L’angelo dell’abisso senza fondo” e “Padre della pestilenza”.
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L'autrice
Kage Baker – Nata nel distretto di Hollywood, in California, nel 1952, ci ha lasciato prematuramente nel 2010. Appassionata dell’Inghilterra elisabettiana, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 1997 sulla Asimov’s Science Fiction: “La compagnia del tempo” (In the Garden of Iden, Urania n. 1432), che ha inaugurato il ciclo sui viaggi nel tempo, in cui una potente multinazionale del futuro controlla il passato attraverso cyborg immortali. The Children of the Company (2005) è il sesto della serie.
E all’interno, appuntamento con la rubrica Gli imperdibili a cura di Mario Gaffo e con il meglio della fantascienza dell’anno 1955. Traduzione di Alessandro Vezzoli. Copertina di Franco Brambilla.