Il Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere: recensione prima stagione della serie che racconta della nascita di Mordor

Con l'ultimo episodio da oggi in streaming su Amazon Prime Video, si conclude la prima stagione della serie inedita Gli Anelli del Potere


Basata sui lavori del maestro del fantasy J.R.R. Tolkien, racconta il periodo della Seconda Era della Terra di Mezzo, quando furono forgiati gli Anelli del Potere.


Attenzione: possibili SPOILER


Premetto di non essere un fan accanito del fantasy e che tra Tolkien e Martin sceglierò sempre il primo (così riconoscerete le sfumature di ciò che vi scrivo)..

Dettò ciò posso dire, dopo aver visto il finale della prima stagione, che tutte le critiche che ho letto sono veramente esagerate!

A me la serie è piaciuta molto, si vede che Amazon ha un portafogli praticamente infinito e la sensazione che sia solamente una storia visivamente impressionante scemano col corso degli episodi: i personaggi prendono robustezza e si finisce per appassionarsi alle loro vicende.

A chi dice che la serie è eccessivamente lenta non conosce Tolkien e, soprattutto, non sa gestire i tempi della propria esistenza, perché ogni tanto ci si può concentrare su qualcosa di bello e meno ritmato dei soliti pacchetti pre-confezionati e iper-ritmati alla Marvel..

La storia, ambientata migliaia di anni prima degli eventi dello Hobbit e del Signore degli Anelli, racconta appunto di come questi anelli siano stati forgiati. Nella prima stagione vediamo anche come Galadriel (interpretata da Cate Blanchett nei film) preveda la minaccia si Sauron e, per questo, venga in parte osteggiata..

Vediamo anche il Regno di Númenor cominciare a scricchiolare e, soprattutto, la caduta delle Terre del Sud con la relativa formazione di Mordor.

Una serie che mi ha convinto molto e che ha ritrovato un po' lo spirito dei film, un po' lo spirito dell'autore!


Tolkien, letture essenziali: