Il racconto di Ursula K. Le Guin che ha ispirato l'ultimo episodio si Star Trek Strange New Worlds

Nell'ultima puntata della prima stagione della serie Strange New Worlds è stato affrontato un tema etico


Può la felicità dei molti poggiare le spalle sul sacrificio del singolo?


La trama è una palese citazione della novella The Ones Who Walk Away from Omelas ("Quelli che si allontanano da Omelas", inedito in Italia) la cui trama possiamo brevemente riassumere così:



L'unico elemento cronologico dell'opera è che inizia descrivendo il primo giorno d'estate a Omelas, una città scintillante di incredibile felicità e delizia. A Omelas si celebra il solstizio d'estate con una gloriosa festa e una corsa con i giovani a cavallo. La vibrante atmosfera del festival, tuttavia, sembra essere una caratteristica quotidiana della comunità beata, i cui cittadini, sebbene limitati nella loro tecnologia avanzata e risorse comuni (piuttosto che private), sono ancora intelligenti, sofisticati e colti. Omelas non ha re, soldati, sacerdoti o schiavi. Non viene menzionato lo specifico assetto socio-politico-economico della comunità; il narratore afferma semplicemente di non esserne sicuro..

Secondo il narratore: "Omelas suona nelle mie parole come una città di una fiaba, tanto tempo fa e molto lontano, una volta..." 

Tutto in Omelas è così abbondantemente piacevole che il narratore pensa che il lettore non sia ancora convinto della sua esistenza, così elabora l'elemento finale della città: la sua unica atrocità. Il costante stato di serenità e splendore della città richiede che un solo sfortunato bambino sia tenuto in perpetuo sudiciume, oscurità e miseria. 

Una volta che i cittadini sono abbastanza grandi per conoscere la verità, la maggior parte, sebbene inizialmente scioccata e disgustata, alla fine sostanzialmente accetta questa ingiustizia, che assicura la felicità del resto della città. Tuttavia, alcuni cittadini, giovani e meno giovani, si allontanano dalla città dopo aver visto il bambino. 

Nessuno di questi sa dove andare, ma nessuno torna: "Il luogo verso cui vanno è un posto ancora meno immaginabile per la maggior parte di noi della città della felicità. Non posso descriverlo affatto. È possibile che non esista. Ma sembrano sapere dove stanno andando, quelli che si allontanano da Omelas..."


Curiosità: anche la Stagione 3 di Star Trek Discovery è una variazione sul tema.



L'autrice

Ursula K. Le Guin (Berkeley, California, 1929 - Portland, Oregon, 2018), figlia di un noto antropologo e di una scrittrice, ha iniziato a inventare storie fin da bambina; ha pubblicato il primo racconto, Aprile a Parigi, nel 1962, ma è divenuta famosa nel 1969 vincendo sia il premio Nebula che il premio Hugo per La mano sinistra del buio

Nel 1974 ha ottenuto gli stessi riconoscimenti per I reietti dell'altro pianeta

Anarchica e femminista, è una delle rare esponenti della fantascienza utopica contemporanea, ma soprattutto una scrittrice capace di toccare temi profondi e attuali, dai diritti civili, al pacifismo, all'ambiente. Ha dato vita tra gli altri al mondo di Terramare e a quello dell'Ecumene; per i suoi libri ha ricevuto decine di premi, tra cui un National Book Award (La spiaggia più lontana, 1973), cinque Hugo, sei Nebula e diciannove Locus.