Serie Embers of War: recensione del primo romanzo Focolai di Guerra di Gareth L. Powell

Ho appena concluso il primo romanzo del ciclo Embers of War di Gareth L. Powell, recentemente opzionato per una serie TV!



E, devo essere sincero, è stata questa notizia a risvegliare l'interesse per il romanzo, che avevo un po' abbandonato...


... Ebbene sì: infatti, la prima metà del libro non mi ha particolarmente entusiasmato, ho fatto molta fatica a leggerla, a immedesimarmi, a capire quello che voleva dirmi, non so se è anche un limite della traduzione...

Poi, per fortuna, ho ripreso la lettura, perché la seconda metà della storia è tutta un'altra cosa!



Attenzione: spoiler


Facciamo delle premesse... 


I personaggi:


Trouble Dog: la vera protagonista della storia, una nave senziente della classe Carnivora, in pratica un'incrociatore pesante umano demilitarizzato ora al servizio della Squadra di Recupero (una specie di Guardia Costiera spaziale)

Sal Konstanz: il capitano della nave, in passato ha fatto parte della fazione umana dell'Altrove;

Ashton Childe: agente segreto della fazione umana dell'Unione;

Ona Sudak: poetessa che si nasconde il suo pesante passato dietro un'identità fittizia, passeggera dispersa del Geest Van Amstersam, nave di linea abbattuta dall'Unione per qualche motivo...;

Alva Clay: sorta di infermiera di bordo, ex marine;

Nod: tecnico di bordo, appartiene alla specie Druff

Preston Menderes: giovane (e incapace) medico di bordo;

Un druff postato su twitter direttamente 
dall'autore 


Le fazioni (scala galattica)

La Moltitudine: l'insieme disomogeneo delle fazioni umane, tra queste vi sono l'Unione (liberisti) e l'Altrove (socialisti). Nella Guerra dell'Arcipelago Unione e Altrove si sono persino combattuti;

La Pluralità: insieme di tutte le altre razze aliene con le quali gli umani hanno rapporti. Hanno portato la tecnologia spaziale agli uomini in un periodo di totale decadenza, evitando la catastrofe terrestre alla fine del XXI secolo;



Tecnologia

L'iperspazio come viaggio tra i cunicoli dello spazio-tempo delle dimensioni inferiori (dove si nascondono "fantasmi") non troppo spiegato, a dire il vero...

Innesti umani con connessioni;

Navi e stazioni hanno "cervelli" ricavati da cellule di cervelli umani e animali clonate;


Ambientazioni

La Galleria: sistema stellare monumentale dove ogni pianeta è stato plasmato da una razza aliena scomparsa e non meglio identificata;


L'annuncio della serie TV:



Veniamo al romanzo: come ho detto, ho fatto molta fatica a leggere la prima parte, ho trovato la scrittura troppo stringata, alla Scalzi (in particolare la serie Old's Man's War, dove però è giustificata...), e in molte occasioni mi ha ricordato Il mare di stelle di Paolini. [Certo, voi potete ribattere cha anche il Ciclo dell'Impero di Asimov non è certo prolisso e descrittivo e, per carità, avreste ragione!]. Una scrittura blanda, che soffre del difetto del 99% dei romanzi degli ultimi anni: sono più sceneggiature che racconti, pensano già ad una eventuale trasposizione cinematografica o in serie tv (in questo caso ci ha preso!). Tra le caratteristiche che mi hanno infastidito ci sono quelle che mi fanno dire "ma perché nel futuro succede ancora?", oppure mi arrabbio perché avviene qualcosa di illogico...


Poi il libro cambia. La seconda metà è totalmente diversa, come se Powell l'avesse scritta in un altro momento, in un'altra vita. La scrittura è più fluida, forse il lettore si trova semplicemente più addentro alla storia, alle ambientazioni, non so. Il romanzo passa all'azione! In pratica, riducendo ai minimi termini, ci troviamo di fronte a una guerra tra navi senzienti con, sullo sfondo, il mischione politico delle specie galattiche e con un pizzico di archeologia spaziale, che non guasta mai. Entriamo in contatto con l'Armata Marmorea, una flotta immensa e di potenza inimmaginabile creata dalla razza scomparsa dei Lari, in pratica l'embrione su scala galattica della Squadra di Soccorso creata dagli umani e della quale la Trouble Dog fa parte. Questa armata di navi senzienti deve impedire che si creino guerre, non è solo un intento umanitario, ma hanno realmente paura di un non meglio specificato "nemico dell'umanità" che si nasconde nelle dimensioni inferiori dello spazio-tempo e che potrebbe risvelgiarsi... 

Probabilmente ne sapremo di più nei libri successivi, di certo quello seminato nella seconda parte di questo romanzo è un buon inizio!

Anche la "presentazione" dell'equipaggio alla fine del racconto sembra un emozionante inizio di viaggio narrativo-spaziale alla Star Trek...


Leggerò il secondo romanzo: assolutamente SI!


Voto 4/5

Solo per la seconda metà; se fosse stato per la prima il voto sarebbe stato ampiamente insufficiente!