Rapporti: chi sono i padroni dell'editoria italiana?

Aveva fatto scalpore nel 2015 l'operazione Mondazzoli, con la quale è nato il primo gruppo editoriale del Paese




Ma da allora cosa è successo e come è cambiato il panorama delle case editrici italiane?



Innanzitutto facciamo una breve precisazione: il settore editoriale ha dei sottosettori molto variegati, quali la distribuzione, le librerie, le edicole, la pubblicità, la stampa per non parlare della convergenza con settori affini quali la radio, la televisione e il web (metterei anche le telecomunicazioni)


Difficile, quindi, fare confronti diretti. Possiamo parlare, però, dei grandi player, ossia i giocatori che danno le carte!

Se Mondadori è ormai il leader nella pubblicazione di libri in Italia con una quota che si avvicina al 30%, il leader indiscusso della distribuzione è invece il gruppo Messaggerie delle famiglie Mauri e Spagnol, proprietarie anche di Gems, terzo gruppo editoriale del Paese.

In questa infografica del 2016 vediamo a chi appartengono i principali marchi editoriali:


Ma, come dicevamo, i sotto-settori e i settori affini sono molti. Allora vediamo chi sono i big player per giro d'affari:

GEDI (ex gruppo Espresso), nata dall'alleanza delle famiglie Agnelli e De Benedetti, è molto forte sulla carta stampata (Repubblica, La Stampa, L'Espresso) e controlla importanti radio, quali Radio Deejay e Radio Capital. Ha un giro d'affari nel 2018 di ca. 650 milioni di Euro;

[nota: la famiglia Agnelli, tramite la finanziaria Exor, è proprietaria del gruppo Economist]

Mondadori, dopo l'acquisto del ramo libri da RCS, è il leader indiscusso nella pubblicazione di libri. E' anche leader nella carta stampata grazie a molti settimanali di successo. Ma il suo raggio d'azione spazia ormai nelle radio, nelle edicole e nel web. Il giro d'affari nel 2017 ha sfiorato i 1,3 miliardi di Euro;

Giunti è il secondo big player nel settore libri. Ha sede a Firenze ed è attivo anche nel settore delle librerie e nella distribuzione nella GDO. Nel 2015 dichiarava ricavi per ca. 195 milioni, ma già l'anno successivo ha rilevato da Mondadori il marchio Bompiani, ceduto dalla casa di Segrate per motivi concorrenziali dopo l'operazione "Mondazzoli";


Urbano Cairo è divenuto in pochi anni uno dei 
big dell'editoria e della televisione italiana

Gruppo Cairo: l'ex manager Mediaset ha raccolto attorno a se molte attività nei media: è, infatti, il principale azionista sia di RCS che della rete televisiva La7. RCS (Corriere, La Gazzetta dello Sport) è il leader italiano nei quotidiani con un giro d'affari di ca. 975 milioni di Euro nel 2018, mentre La7 ha raggiunto 150 milioni di introiti nello stesso anno. E' uscito dal settore libri nel 2015 con la vendita di Rizzoli a Mondadori ma pubblica ancora col marchio Solferino;

Gems (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol): terzo gruppo editoriale del Paese nel settore libri con ca. 90 milioni di fatturato nel 2016, ha alle sue spalle la holding Messaggerie, leader indiscusso nella distribuzione di libri col 70% del marcato (è anche alleato di Feltrinelli) e un giro d'affari di ca. 500 milioni nel 2009. Nella sua orbita c'è anche l'editore Chiarelettere (49%) e il sito IBS;

Caltagiorne Editore, quarto gruppo italiano con ca. 150 milioni di ricavi nel 2016, pubblica Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino e il quotidiano free "Leggo";

Poligrafici Editoriale (famiglia Riffeser Monti), quinto gruppo italiano con 142 milioni nel 2017, pubblica il QN Quotidiano Nazionale - Il Giorno - Il Resto del Carlino - La Nazione;

Il caso De Agostini

La holding di Novara (famiglie Drago e Boroli) è ormai una conglomerata internazionale che nell'ultimo bilancio ha superato i 5 miliardi di ricavi. I settori spaziano dall'editoria alla televisione, dalle produzioni televisive fino al settore dei giochi online. 

[fonte: gruppo De Agostini]
Ha, infatti, rilevanti quote nel produttore di contenuti tv francese Banijay (ca. 31% - ricavi per 850 milioni), nel gruppo americano IGT (lottomatica-videopocker) e nel gruppo televisivo spagnolo Atresmedia (canale Antena 3), che controlla assieme all'alleato iberico Grupo Planeta. Il settore editoria e affini del gruppo raggiunge ca. i 390 milioni di giro d'affari nel 2018;

La contrazione dei ricavi nell'editoria "pura" in Italia dal 2009 al 2014:

 ...e dal 2010 al 2017:


Il ridimensionamento di RCS, da big player europeo a leader nazionale della carta stampata:


La nuova frontiera: radio, web e (perchè no) la TV!

Esempio di ricavi di alcuni tra i principali siti di informazione italiani nel 2012. Molti utenti ormai si informano via web, contribuendo da un decennio alla contrazione dei ricavi dell'editoria "pura":


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