Chi costruirà l'auto del futuro? FCA-Renault e la fusione spiegata...

Dopo l'annuncio della Fiat di voler proporre una fusione paritaria ai francesi di Renault come cambierà il mercato dell'auto?



Come aveva predetto Marchionne: "Ne rimarranno 3, al massimo 5!"...


Ovviamente parlava di mega-gruppi automobilistici. La profezia si sta avverando? Vediamo...

I leader del mercato attuali sono la tedesca Volkswagen, la giapponese Toyota e l'americana General Motors, ultimo partner della Fiat guidata dall'avvocato Agnelli.

Fiat (ora FCA) e Renault sono, rispettivamente, all'ottavo e nono posto mondiali: fondendosi creerebbero un gruppo da quasi 9 milioni di veicoli, si posizionerebbero cioè al terzo posto del ranking mondiale dei costruttori per veicoli venduti stando ai dati di vendita del 2018:


In prospettiva, questo il vero interesse della Exor degli Agnelli, è il coinvolgimento nella fusione di Nissan e della controllata Mitsubishi, questo porterebbe alla creazione del n.1 al mondo, un gigante planetario da 15 milioni di veicoli presente praticamente in tutti i mercati:


I due gruppi al confronto: FCA è praticamente il doppio del gruppo francese ma gli azionisti italiani propongono ugualmente una fusione alla pari, perchè? Il valore di Renault, ovviamente, è il 43% di Nissan che ha in portafoglio!


Gli azionisti post-fusione: la famiglia Agnelli, tramite la finanziaria Exor, sarebbero i primi azionisti con ca. il 15%, a seguire, in maniera paritetica lo Stato francese, primo azionista di Renault, e Nissan, entrambi con una quota di ca. il 7% (fonte: Bloomberg):


Nota dolente: la capitalizzazione di mercato. Dopo la scomparsa di Sergio Marchionne e lo spin-off di Ferrari il gruppo FCA ha perso molta della sua capitalizzazione. Altro fardello l'assenza nel mercato dell'auto elettrica, settore dove invece Renault ha investito molto. 


Il valore dei marchi: dopo la scissione della Ferrari, il gruppo FCA mantiene comunque marchi di lusso dal grande appeal quali Maserati, Jeep e Alfa Romeo, tornata di recente sul mercato americano. Renault porta in dote il marchio Dacia, fortissimo nel segmento low-cost:


L'elettricità in prospettiva: Renault ha investito massicciamente sull'elettrico, a differenza di FCA. Renault è anche un marchio storico dello sport, a cominciare dalla Formula 1. FCA potrebbe avantaggiarsi con la "sua" scuderia Ferrari, rafforzare Alfa Romeo e Maserati nelle corse e Renault potrebbe concentrarsi sulla Formula E, confermando la vocazione ambientalista:


Le conseguenze: le prossime mosse potrebbero essere un rafforzamento dell'alleanza VW-Ford, oppure gli Stati Uniti trumpiani potrebbero spingere per una fusione "difensiva" GM-Ford. Rimarrebbero, per ora, orfani di alleanze la francese PSA (Peugeot-Citroën) che ha recentemente acquistato da GM il marchio Opel, la giapponese Honda e la coreana Hyundai, sulla quale puntava molto Sergio Marchionne per FCA. Toyota potrebbe avvicinarsi ancora di più all'alleata europea PSA, come sembra dalle prime mosse.