Luna Nuova di Ian McDonald, la recensione

Uscito nell'estate 2018 il primo capitolo della serie New Moon, opzionata per la TV



Nello stesso periodo, dovrebbe uscire in lingua originale il terzo capitolo


LA RECENSIONE (occhio agli spoiler)

Ho letto Luna Nuova tutto d'un fiato. Prima però devo premettere due cose: non amo le storie che si attanagliano troppo sui personaggi e non ho mai letto nulla di McDonald. Per questo ero molto curioso di questa nuova opera dell'autore britannico e avevo aspettative molto alte.

Averlo letto così velocemente non vuol dire necessariamente che un libro ti sia piaciuto o che sia nelle tue corde, infatti nel mio caso la storia è totalmente costruita sui personaggi. Questo sentimento ambivalente permane per tutta la lettura, ma non per la scarsa qualità dell'opera o per la sua bruttezza, anche perché il libro, indubbiamente, "ti chiama".

Si è detto molto del romanzo, un western nello spazio, il Trono di Spade della fantascienza, una storia alla Padrino, etc... E, in effetti, è questo e molto altro. Luna Nuova ti catapulta nel selvaggio habitat che l'industria privata si è costruita sul nostro satellite per la redditizia estrazione di risorse minerarie. E' la storia di chi cerca l'occasione della vita e di chi l'occasione l'ha già avuta e deve combattere per mantenere i diritti acquisiti.

Sulla Luna, infatti, non ci sono leggi: c'è uno strano tribunale centrale, la Corte di Clavius, che sembra imperniato di una giustizia alla Klingon, dove vince chi è più forte o più ricco, tanto che le dispute possono essere risolte col coltello. Non c'è nemmeno un governo, c'è la LDC, una sorta di Gilda controllata dalle aziende locali che ha un presidente preoccupato che non accentuino troppo le dispute tra le dinastie principali.

Le dinastie, appunto. I Cinque Dragoni governano la Luna, come i petrolieri in Dallas il Texas, e tra questi ci sono i Mackenzie, discendenti di australiani, e i Corta, una famiglia di origine brasiliana discendente di Adriana, capostipite della dinastia responsabile dell'estrazione di elio-3. Adriana è una scienziata cresciuta proprio nella Mackenzie Metals che, a un certo punto della vita, ha l'intuizione che ti fa svoltare: perchè non raccogliere elio mentre si scava alla ricerca di minerali? E' l'affare del secolo, un'ovvietà soffiata proprio sotto il naso dei ricconi australiani che se la legheranno al dito per l'eternità...

Il conflitto si dipanerà per tutto il libro e oltre con molti (molti!) colpi di scena e a poco serviranno gli intrecci matrimoniali. Come si dice? Tra i due litiganti il terzo gode... E, forse, sarà proprio così perché se siete stati attenti abbiamo detto CINQUE dragoni...

I personaggi: interessanti, intriganti e sempre impegnati a fare sesso. Il sesso pervade il libro tanto quanto i colpi di scena. Com'è la sessualità sulla Luna del 2110? Ovviamente più che libero, più o meno come oggigiorno: tutti si fanno tutti, maschi o femmine poco importa. Persino il matrimonio, specie quello fra grandi famiglie, può essere tra individui dello stesso sesso, addirittura fra bambini!

La tecnologia: venghino signori, abbiamo i "familiari", gli eredi degli smartphone; in pratica delle icone-avatar che stanno perennemente sulla nostra spalla e ci tengono collegati col mondo. Per quanto riguarda la riproduzione, viene detto che i Corta fanno uso di madri surrogate (le madrinas, molto simili alle Bene Gesserit...). Gli habitat sono scavati nel sottosuolo causa radiazioni e chi sta meglio sta "sotto", mentre la Terra e la Luna sono collegate da un anello, a sua volta collegato al suolo tramite ascensori orbitali. La miniaturizzazione è molto avanzata, tanto che ci sono mosche assassine artificiali mentre gli abiti (costruiti da stampanti e usati una volta sola) sono ispirati alle mode del passato.

La politica: non si capisce bene come sono messe le nazioni della Terra, quel che è sicuro è che la Cina ha molta influenza sulla Luna...

Ve lo consiglio: assolutamente si! Può piacere anche ai non appassionati di sf.

Collegamenti/Suggestioni:

Marina: praticamente una Rey di Star Wars che da poveretta si ritrova al centro degli intrighi...
Bryce Mackenzie: è il Barone Harkonnen di Dune, obeso e appassionato di ragazzini...
Sorellanza: sono le Bene Gesserit e hanno in mente un piano genetico che...
Defunti da riciclare: che dilettanti voi Fremen!
LDC: sono i proprietari di tutto e niente, insomma la CHOAM!
Voronstov: sono i navigatori della Gilda di Dune, tanto che si dice siano ormai deformi...

La copertina del secondo volume nell'edizione tedesca (sinistra) e quella americana del primo volume (destra)

La copertina "disegnata" del secondo volume nell'edizione francese Denoel con l'immagine della capitale dei Mackenzie, una città che si muove su rotaie

La copertina scelta per la prima edizione italiana, quella di Urania Jumbo n.3 dell'agosto 2018. L'autore è Adam Burn.


Compra il ciclo su Amazon:



Leggi anche: le nuove copertine di Urania Jumbo