Ancillary Justice: FANUCCI pubblica (incredibilmente presto) il premio Hugo 2014!

#Cicli


Finalmente è uscito! Ancillary Justice di Ann Leckie esiste anche in italiano! E lo fa mantenendo incredibilmente la bellissima copertina originale di John Harris (lo stesso che firma anche quelle americane di John Scalzi) e il titolo originale, evidentemente oramai un fortissimo brand, mettendo quello in italiano solo come sottotitolo...

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Ancillary Justice: la vendetta di Breq è il primo romanzo della trilogia di space opera Imperial Radch nella quale si racconta l'espansione dello spietato impero Radch e della sua strategia, tutt'altro che banale: un cyber-imperatore con troppi cloni e eserciti di schiavi di guerra lobotomizzati e gestiti dalla Mente delle navi spaziali (un pò Banks...)


Il libro è recentissimo, solo del 2013, e mi emoziona vederlo già in Italia! Speriamo Fanucci abbia intenzione di pubblicare tutto il ciclo, la cui conclusione è prevista proprio con la pubblicazione del terzo volume, Ancillary Mercy, nel 2015.

Le buone vendite di Maze Runner potrebbero trainare i conti di Fanucci, per cui noi ci speriamo! Come speriamo di veder conclusi cicli importanti iniziati dall'editore romano, a cominciare da quello della Cultura del mio amatissimo e compianto Iain M. Banks...

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Ann Leckie riceve
l'HUGO per Ancillary Justice

Ancillary Justice HA VINTO TUTTO: l'Hugo, il Nebula, il Locus, il BSFA e l'Arthur C. Clarke! Ecco cosa ne pensa Cronache di un sole lontano:

Alla sua pubblicazione nel 2013, Ancillary Justice venne salutato come uno dei più importanti romanzi dell'anno già dai critici della prima ora. Paul Di Filippo ad esempio, uno fra i più importanti critici oltreché scrittori della FS americana, lo poneva fra i primi dieci romanzi dell'anno. La sempre maggiore crescita di consenso di pubblico e di critica del romanzo è in effetti mostrata dalla messe di riconoscimenti letterari conquistata. Fra l'ottobre 2013 (data della sua prima pubblicazione) e la prima metà del 2014, il romanzo ha conquistato il premio "Arthur C. Clarcke" come miglior romanzo d'esordio. Seguito poi dai premi "Nebula" e "Locus" come miglior romanzo, nonché (ex aequo con Ack-Ack Macaque di Gareth L. Powel, altro interessantissimo romanzo) il premio "BSFA" (British Science Fiction Association). Non è finita qui. Come molti sanno, l'opera ha ricevuto l'ovvia nomination al premio Hugo che verrà assegnato in agosto a Londra, durante l'attesissima convention mondiale della FS, e chissà che...
Ci troviamo, insomma, davanti a un altro esordio col botto. L'autrice doveva già aver definito l'idea della trilogia nel 2012. In quell'anno, infatti, appare un racconto (inedito in Italia) dal titolo Night's Slow Poison ambientato nello stesso universo del romanzo. Qui si narra la storia di un viaggio nella galassia, in cui un agente di bordo si confronta con la sua vicenda di disagio familiare attraverso la storia di un passeggero che ha vissuto un dolore analogo. Come era accaduto al primo romanzo di Paolo Bacigalupi, La ragazza meccanica, anche Ann Leckie sembra voler far piazza pulita dei maggiori premi con questo suo primo romanzo. A differenza del capolavoro di Bacigalupi tuttavia, qui si tratta del primo capitolo di una trilogia spaziale. Ad ottobre 2014 infatti uscirà il secondo capitolo con il titolo Ancillary Sword mentre l'episodio conclusivo, Ancillary Mercy, è atteso per lo stesso periodo del 2015. Il disegno pensato dall'autrice appare quindi di largo respiro, come in qualsiasi saga spaziale che si rispetti, e minaccia di coinvolgere i lettori per diversi anni a venire. Sarà vera gloria? Incontrerà il favore del pubblico italiano dopo aver sbaragliato i lettori anglofoni? Non possiamo che augurarci di sì. In verità, questo 2014 ha dimostrato attraverso i molteplici moti editoriali la volontà di "smuovere" un mercato già da troppo tempo in secca. La parola ai lettori, dunque.
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un'illustrazione del magico John Harrys


Cito solamente la meravigliosa dedica ai genitori dell'autrice:

Per i miei genitori... Che non sono vissuti abbastanza da vedere questo libro, ma hanno sempre avuto la certezza che vedesse la luce.