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Dune 2021: recensione senza spoiler del film di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet

Dopo un anno di attesa dopo il rinvio dell'uscita finalmente abbiamo potuto assistere al nuovo kolossal basato sul romanzo Dune di Frank Herbert




Il film è sicuramente un capolavoro a suo modo, ha tanti pregi e qualche difetto... E anche qualche libertà che il regista si è preso rispetto alla trama del libro del 1965.


Ebbene sì: Dune è un romanzo!


Qualche buontempone ha scoperto solo successivamente che il film era basato su un romanzo. Tra questi ci sarà stato quello che ha pensato che Villeneuve ha pescato a mani basse da Star Wars, quando si sa, anche per ammissione dello stesso George Lucas, che la sua grande saga è basata anche sulla lettura dell'opera di Herbert.

Del resto molti giovani neofiti si sono avvicinati alla saga grazie alla presenza di Chalamet e Zendaya e, alcuni di essi, si sono anche azzardati nella lettura del romanzo, che in effetti è ben piazzato nelle classifiche generali in questi giorni, fatto abbastanza raro per un'opera di fantascienza e, nello specifico, una saga di epica spaziale (o Space Opera).



Ma veniamo al film


«Dune di Denis Villeneuve sarebbe un capolavoro da consegnare alla storia della cinematografia se non si fosse "limitato" a una fedeltà al romanzo vicina al 90%»


Questa la frase che mi sono appuntato all'uscita del cinema, fresco della visione dell'opera con la quale il regista canadese si è avvicinato a un'intoccabile capolavoro della letteratura fantastica e con ancora in testa il turbine di sensazioni che la fotografia e il suono del film provocano nello spettatore.

Sia chiaro, questo tasto di corrispondenza con lo scritto originale toccato dal film in questione basterebbe a consegnare a stretto giro al regista qualsiasi premio esistente sulla terra, anche quello al miglior vicino: perché Denis se lo merita, diciamolo! La fedeltà dei dialoghi (anche nella loro effettiva durata!) ha sicuramente fatto lievitare la durata del film e, ammettiamolo, la perplessità di chi non ha letto il romanzo (film che, notiamolo per bene, copre solo la metà del romanzo..), ma il film è uno di quello che devi consegnare, appunto, alla storia e non solo allo spettatore di oggi.

Rimango invece perplesso sul quel 10% di libertà che il regista ha voluto prendersi, non so se liberamente o con qualche pressione "alla Kathleen Kennedy":


ATTENZIONE: PICCOLI SPOILER NELL'ELENCO

Passa oltre se non hai ancora visto il film!


  • Kynes, l'abbiamo detto tutti, è una donna di colore: che cosa ci può essere di più "ruffiano" ora come ora?!?
  • Un fremen sfodera un kryss senza dissetarlo col sangue: enorme inesattezza! (ovviamente non vi dico chi)
  • Non c'è la scena iniziale del barone con Feyd-Rautha (e Dio sa quanto me la sono immaginata!).. Però magari me la ritrovo nelle scene tagliate.. 
il barone Vladimir Harkonnen col globo
marmoreo raffigurante Arrakis


  • I Sardaukar non si mascherano da soldati Harkonnen durante l'assedio ad Arrakis, ma capisco l'intento..
  • La scena del messo imperiale (Benjamin Clementine) è totalmente inventata, ma l'ho apprezzata molto
  • L'omosessualità del barone, per ora, rimane latente; anche in questo posso capire l'intento..
  • Manca la scena della serra della contessa Fenring


Ok, e allora? David Lynch nel 1984 si è preso ben altre libertà: mi ricordo solo io la principessa Irulan farci il prologo con quel sottofondo adorabile, l'imperatore zittito da un qualsiasi funzionario della Gilda e chi più ne ha più ne metta?


Il ridimensionamento di alcuni personaggi femminili: Lady Jessica e la Shadout Mapes

Ho notato una Lady Jessica eccessivamente emotiva nonostante il suo addestramento Bene Gesserit, anche il suo ruolo pare un filo ridimensionato, e nei confronti del compagno Duca e nei confronti del figlio. Stessa sensazione per la governante del palazzo su Arrakeen che compare solo in due brevi scene.


Dune base per Star Wars

E' evidente come George Lucas, per la stesura originale dei suoi primi film, abbia preso a mani basse dal primo romanzo della saga di Herbert. Per sua stessa ammissione "Star Wars non sarebbe esistito senza Dune".. Questo è ancor più evidente col nuovo film di Villeneuve.


Dune 2021 è riuscito a rilanciare la saga?

A mio parere sì! Tolto il fatto che è già pronta una serie (basata sul romanzo sequel del duo Herbert figlio-Anderson "Sisterhood of Dune") credo proprio che vedremo altri film e nuove serie basate sulla saga. La seconda parte del romanzo non la considero nemmeno in discussione: Villeneuve e il faraonico cast si saranno fatti garantire la conclusione di un'opera di tale portata!


Dune 2021 è un capolavoro?

E' sicuramente un film che va visto e va visto al cinema! E' potente, visivo, sonoro! Bisogna lasciare fuori dalla sala i preconcetti e i cattivi pensieri e immergervisi totalmente! Ha dei difetti ma è bello, godibile e fa venir voglia di saperne di più, persino a me che so già come va a finire...


VOTO: 9


A proposito della saga:


Il primo romanzo della serie creata da Frank Herbert (formato cartaceo, ebook kindle, audiolibro)

La Trilogia Prequel (libro, ebook) e la Trilogia Legends (libro, ebook

I film: la versione di Lynch (1984), di Villeneuve (2021) e di Jodorowsky

Articoli di Miky Rovera

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